22 maggio 2017 13:47
Donald Trump con Benjamin Netanyahu all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, il 22 maggio 2017 (Jonathan Ernst, Reuters/Contrasto)
  • Dopo l’Arabia Saudita, il viaggio di Donald Trump continua in Israele. Il presidente degli Stati Uniti è arrivato il 22 maggio a Tel Aviv dove è stato accolto dal presidente Reuven Rivlin e dal premier Benjamin Netanyahu, ai quali ha detto: “Abbiamo la rara opportunità di portare stabilità, sicurezza e pace in questa regione e sconfiggere il terrorismo”. Trump proveniva da Riyad, dove ha definito l’Iran uno dei principali sponsor del terrorismo e a cui ha venduto armi e sistemi di difesa per 110 miliardi di dollari. Il 23 maggio Trump sarà a Betlemme dove incontrerà il presidente palestinese Abu Mazen.
  • La Corea del Nord ha concluso con successo un nuovo test missilistico. Dopo il lancio, che ha raggiunto il mar del Giappone, il governo di Pyongyang ha deciso la produzione di massa del nuovo missile Pukguksong-2, di gettata intermedia. Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone hanno chiesto di discutere la situazione durante il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti del 23 maggio.
  • Svizzera: no al nucleare in favore di energie rinnovabili. La nuova strategia energetica della presidente della confederazione Doris Leuthard ha vinto al referendum del 21 maggio con il 58,2 per cento delle preferenze. Il consumo annuale di energia dovrà essere ridotto del 43 per cento rispetto al 2000. Inoltre ogni nucleo familiare dovrà versare40 franchi all’anno per sostenere le energie alternative.
  • Pedro Sánchez vince con il 50 per cento le primarie del partito socialista spagnolo (Psoe). Sánchez ha vinto con dieci punti di scarto dalla sua rivale Susana Diaz, presidente regionale dell’Andalusia. Dopo essere stato messo fuori gioco dal suo stesso partito, il ritorno di Sánchez potrebbe spingere il partito più a sinistra e divenire un ostacolo alla coalizione di governo di Mariano Rajoy.
  • Il Guardian rivela le linee guida di Facebook per i suoi moderatori. Il quotidiano britannico ha ottenuto i manuali con cui devono agire le persone incaricate rimuovere i contenuti ritenuti inopportuni. I moderatori raccontano di essere sopraffatti dalla mole di post e commenti pubblicati su Facebook e di avere spesso solo dieci secondi per prendere una decisione. Secondo le indicazioni dell’azienda alcuni contenuti – come gli abusi non sessuali su minori o la violenza sugli animali – pur ritenuti disturbanti non devono essere rimossi per sensibilizzare gli utenti e creare consapevolezza su questi temi.

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