01 ottobre 2016 13:51

Nella Sala Estense, venerdì 30 settembre alle 18,00 per il festival di Internazionale di Ferrara, Alice Pasquini, Agostino Iacurci, artisti di street art di fama internazionale, e Jessica Stewart, blogger, studiosa dell’arte e fotografa di street art, discutono significato della street art oggi.

“Definire la street art è impossibile”, lo dice sorridendo Agostino Iacurci, artista foggiano dei grandi muri, aggiungendo però subito dopo “è un contenitore in cui inserire di volta in volta pratiche e obiettivi diversi.” La street art è tante cose, soprattutto è un fenomeno dinamico, sempre in trasformazione, come le pareti su cui si mostra.

È intrattenimento, è messaggio, è arte nel senso più profondo del termine. Non è difficile quindi fare paragoni artistici, pensare a Michelangelo e ai suoi blocchi di marmo, quando Alice Pasquini, street artist romana di fama internazionale, dice di “trarre l’ispirazione dai muri, dai loro colori, dalla vita che si muove loro davanti”.
Dove sta la forza rivoluzionaria di questo fenomeno?

Rappresenta una forma d’espressione che entra quasi prepotentemente nelle vite degli altri. “Dipingere su un palazzo di sette piani è un’imposizione per le persone che lo abitano, ma disegnare su un muro resta un simbolo di libertà molto forte” afferma Alice Pasquini, e suona ancor più vero in un momento storico in cui si ritorna a costruirne per separare luoghi e culture.

Tuttavia se da una parte la spinta ribelle della street art non si è attenuata, dall’altra sta vivendo un periodo di “schizofrenica” notorietà: è un fenomeno che va di moda, un aspetto che rischia di farle perdere la sua potenza anticonvenzionale. Eppure suscita ancora critiche e reazioni forti, al limite del paradosso: “da una parte il mio lavoro viene inserito nella Treccani, dall’altra vengo condannata” Alice Pasquini ride raccontando gli aneddoti di cui è protagonista, perché l’intoppo con la giustizia non sembra aver fermato la sua voglia di lavorare.

Ma le critiche e i pregiudizi sono effimeri, proprio come la street art, che non ha l’ambizione di rimanere per sempre e neanche quella di riqualificare: “trovo sbagliato usare questa parola per l’arte, piuttosto direi che ha il potere di accendere i riflettori sui problemi che altri dovranno risolvere” spiega Agostino Iacurci, sottolineando il tema importante e controverso del ruolo dell’arte.

La street art inoltre ha un effetto potente sulla vita della gente, più di altre forme artistiche: fonte di sorpresa, ha generato un nuovo pubblico, ridando vita a luoghi abbandonati e rinnovando la voglia di scoprirli; così infatti afferma Alice Pasquini “quando fai il bello e lo fai per gli altri, questa cosa viene capita e apprezzata”.
Forse la vera rivoluzione rimane questa, come sostiene Jessica Stewart, blogger, studiosa dell’arte e fotografa di street art: “la sua forza è la condivisione, la possibilità che anche chi non è ricco possa goderne.”

Alice Scuderi

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