Trovare le parole giuste

Ed Vulliamy
17 giugno 2015 02:45

- SOLD OUT -

Dove: Università degli studi di Ferrara
Quando: 2, 3 e 4 ottobre 2015, dalle 10 alle 13
Lingua: italiano e inglese senza traduzione
Partecipanti: 30 studenti
Costo: 150 euro

Anche Samuel Beckett si è posto la domanda che assilla ogni scrittore o giornalista che fa seriamente il suo lavoro: cosa fare quando anche le parole non bastano? È la domanda che nasce quando ci si trova davanti a situazioni drammatiche, come una guerra o una violenza. Il corso spiegherà come affrontare situazioni estreme, trovando il modo per descrivere ciò che sembra impossibile da raccontare.

Il corso fa per te se provi il desiderio (e l’urgenza) di raccontare le ingiustizie e le sofferenze del mondo, al tempo stesso con rabbia, compassione e umanità. Se pensi che il ruolo dello scrittore sia superare il limiti del linguaggio, come un pittore gioca con i colori e la luce. Se desideri imparare a usare le parole, sfruttando il loro massimo potenziale, anche in situazioni estreme. Se vuoi scrivere dando vita a personaggi come fossero protagonisti di un romanzo, ma raccontando la realtà.

Obiettivi
Salutarsi alla fine del workshop “più tristi ma più saggi”, per usare le parole di Samuel Taylor Coleridge.

Programma indicativo
Il corso inizierà con uno sguardo d’insieme a situazioni particolarmente impegnative e per le quali è difficile trovare un linguaggio adeguato. Saranno analizzate alcune notizie pubblicate nei giorni precedenti al festival, anche scelte dai partecipanti. Potranno essere notizie sull’avanzata del gruppo Stato islamico in Medio Oriente o fatti di cronaca nazionali. Si discuterà della loro efficacia e si proverà a raccontare i fatti usando altri termini.
Si parlerà di come usare le parole, gli attrezzi del mestiere di chi scrive. L’Oxford Shorter Dictionary, il Roget’s Thesaurus e i dizionari dei sinonimi e dei contrai italiani serviranno a esplorare ulteriori modi per raccontare le notizie, descrivendo il contesto in cui si svolgono e le emozioni che provocano.
Si proverà a usare l’umorismo, in particolare quello nero, come uno strumento per superare momenti di difficoltà, anche se è usato poco dai giornalisti (ma non dagli scrittori).
Attraverso giochi di ruolo saranno messe alla prova la capacità degli intervistati di comunicare le proprie sofferenze e dei giornalisti di trascrivere il racconto.

Materiale da portare
Carta e penna, computer portatile. Possono essere utili un dizionario dei sinonimi e dei contrari, sia italiano sia inglese.

Per iscriverti, invia un’email a workshop@internazionale.it indicando nome, cognome, indirizzo, telefono e titolo del workshop che vuoi frequentare. Puoi iscriverti solo a un corso. Saranno accettate le prime 30 richieste per ogni workshop.

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