01 novembre 2013 11:00

Il giorno dei morti è una ricorrenza molto sentita nei paesi dell’America Centrale e del Sudamerica. La festa ha le sue radici in tradizioni precolombiane risalenti agli aztechi.

Prima della conquista spagnola si ricordavano i morti al termine della stagione delle piogge, a fine ottobre, e le celebrazioni duravano molti giorni. Secondo la tradizione in queste giornate i morti tornano dall’aldilà per far visita ai vivi di cui sono protettori. Per questo le comunità preparavano altari decorati di fiori e ricchi di cibo, liquori e dolci.

Con la cristianizzazione degli indigeni, nel cinquecento, si diffuse il rito cattolico, che però le comunità indigene reinterpretarono. Il risultato è l’attuale día de los muertos, che si festeggia il 1 novembre (dedicato ai muertitos, i bambini) e il 2 novembre (dedicato agli adulti).

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it