26 novembre 2014 12:28

Secondo l’Unicef almeno 125 milioni di donne nel mondo sono state sottoposte a una forma di mutilazione genitale (circoncisione, escissione o infibulazione).

Sono pratiche tradizionali eseguite principalmente in 29 paesi dell’Africa subsahariana e della penisola arabica. Nel 2012 una risoluzione delle Nazioni Unite ha invitato tutti i paesi a proibire le mutilazioni genitali femminili, definendole “un abuso irreparabile e irreversibile” che riguarda tre milioni di ragazze ogni anno.

In Kenya, il 27 per cento delle ragazze è sottoposto a circoncisione, nonostante il governo abbia proibito la mutilazione nel 2011. La cerimonia è praticata soprattutto nelle zone rurali, dove è ritenuta un passaggio all’età adulta.

Le foto sono state scattate alle ragazze di etnia pokot in un villaggio della regione di Baringo, in Kenya, il 16 ottobre 2014.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it