12 dicembre 2014 18:19

Michel du Cille, fotogiornalista del Washington Post e vincitore di tre premi Pulitzer, è morto l’11 dicembre a 58 anni. È stato colpito da un infarto mentre lavorava a un progetto sull’epidemia di ebola in Liberia.

Nato a Kingston, in Giamaica, il 24 gennaio 1956, diventò giornalista negli Stati Uniti dove si trasferì con la sua famiglia negli anni settanta. Nel 1981 fu assunto dal Miami Herald con cui vinse nel 1985 il suo primo premio Pulitzer con un reportage sull’eruzione del vulcano Nevado del Ruiz in Colombia. Due anni dopo arrivò il secondo riconoscimento grazie a un progetto realizzato all’interno di una comunità di tossicodipendenti a Miami.

Nel 1988 entrò a far parte della redazione del Washington Post, prima come caposervizio della sezione fotografica e poi come fotografo a tempo pieno. Per il Post ha seguito le guerre civili in Liberia e Sierra Leone negli anni novanta e nel 2008 aveva vinto il terzo Pulitzer, insieme ai giornalisti Dana Priest e Anne Hull, per un reportage sul centro di recupero Walter Reed army medical center per veterani di guerra.

Dal Sudan all’Afghanistan i suoi reportage hanno raccontato luoghi colpiti dai conflitti e dalla povertà dando voce alle popolazioni in difficoltà e conservando una forte dignità, anche nel ritrarre il dolore più estremo.

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