14 luglio 2015 18:08

Il prestigioso Prix Pictet ha annunciato i dodici finalisti della sesta edizione. Dal 2008 il premio si è affermato come un punto di riferimento per il reportage fotografico che affronta e approfondisce tematiche sociali e ambientali.

Ogni anno la commissione del Pictet propone un tema e il 2015 è stato il turno di Disorder, che il presidente Stephen Barber spiega così: “L’eterna lotta tra ordine e caos è una delle tensioni principali della nostra epoca. Spesso si impone un ordine senza capirne le conseguenze a lungo termine. Ed è così che con il passare del tempo, l’illusione di ordine viene distrutta in modi diversi”.

La giuria internazionale ha trascorso sei mesi a esaminare circa quattrocento reportage. Secondo il direttore Michael Benson “tutti i lavori scelti riescono a interpretare il tema proposto in maniera interessante e notevole”. Alixandra Frazzina per esempio sceglie di raccontare la crisi migratoria in Somalia, mentre Gideon Mendel propone un progetto sulle alluvioni in diverse parti del mondo.

Il 12 novembre 2015, Kofi Annan, presidente onorario del Pictet, annuncerà il lavoro vincitore nel Museo d’arte moderna di Parigi. In premio ci sono centomila franchi svizzeri (circa 96mila euro) e un lavoro commissionato in una delle regioni in cui il gruppo Pictet svolge progetti legati allo sviluppo sostenibile.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it