11 novembre 2015 13:29

L’11 novembre i militari ucraini e i separatisti filorussi si sono reciprocamente accusati di provocare nuove violenze nella parte orientale dell’Ucraina, in violazione del cessate il fuoco raggiunto nel febbraio del 2015. L’accordo, con cui entrambe le parti s’impegnavano a ritirare le armi dal fronte, fa parte di un piano di pace per mettere fine al conflitto in cui sono morte più di ottomila persone dall’aprile del 2014.

All’interno degli spazi della Fabbrica del vapore, a Milano, il 5 novembre è stata inaugurata la mostra fotografica Maidan-Donbass: un percorso senza ritorno, curata da Roberta Levi del Grin. Una panoramica della crisi ucraina: dalle barricate di piazza Maidan, con le foto di Giorgio Bianchi, alle trincee dei separatisti filorussi nella regione del Donbass, con gli scatti di Alfredo Bosco. In mostra anche un lavoro comune dei due autori sui minatori del Donbass, figura chiave della storia di quella regione. La mostra è patrocinata da Amnesty international.

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