08 gennaio 2016 17:35

Alla fine degli anni settanta la rivista The Village Voice incarica il fotografo Bill Bernstein di realizzare un reportage sullo Studio 54, il locale newyorchese che porta la disco music nel mondo.

La prima volta che Bernstein va nel locale è in corso una cena di gala per la madre del presidente statunitense, Lillian Carter. Conquistato dall’atmosfera generale, il fotografo compra dieci rullini da un collega presente alla serata e rimane tutta la notte.

Il libro Disco: the Bill Bernstein photographs è un tuffo nella vita notturna newyorchese degli anni settanta, sotto la guida di un fotografo che è stato il primo a documentare regolarmente le serate nelle discoteche più in voga del periodo. Bernstein non si limita a ritrarre le star che frequentano l’ambiente disco, come Andy Warhol o Bianca Jagger, ma racconta anche le persone comuni, quelle in fila per entrare e che si lasciano travolgere dall’arrivo della disco music, un genere aperto a tutti, senza distinzioni di classe, di razza e di genere.

Come scrive James Hillard (dj noto con il nome di Horse Meat Disco) nell’introduzione al libro: “Questi scatti colgono la vera essenza di cosa significava uscire la sera, e di come dovrebbe essere. Mostrano la vera democrazia della discoteca, in cui ognuno poteva diventare una star, se aveva l’atteggiamento giusto. Le immagini di questo libro documentano uno straordinario momento creativo, non solo nella musica, ma anche nella società, nella moda e nella politica”.

Oltre al libro, Disco: the Bill Bernstein photographs è diventato una mostra, ospitata dalla galleria londinese Serena Morton fino al 23 gennaio 2016.

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