29 aprile 2016 17:44

Paola Fiorini e Beatrice Mancini si sono incontrate nel 2011 durante un workshop fotografico in cui dovevano produrre un lavoro sul Trentino-Alto Adige. L’obiettivo era quello di raccontare il territorio con uno sguardo originale, lontano dal solito immaginario turistico. È nato così I love camping.

“Il territorio della Valsugana e i campeggi dei laghi di Caldonazzo e Levico sono stati il teatro dei primi scatti; tra le assolate viuzze di questi piccoli campeggi dove la fanno da padrone olandesi e tedeschi ci sono comparsi magicamente gli stanziali italiani, con i loro luoghi comuni immediatamente riconoscibili”, racconta Fiorini.

Il lavoro delle due fotografe è ancora in corso e vuole diventare un manuale degli italiani in vacanza, quelli che per dieci, venti, quarant’anni, si spostano con la famiglia, a bordo della stessa roulotte. E parcheggiano nella stessa piazzola, la decorano con fiori e piante, e incontrano le persone che negli anni sono diventate amiche e vedono i bambini diventare adulti, come è scritto nel testo di Silvano Bicocchi che accompagna la mostra alla galleria Blank di Parma.

I dittici, dai colori pastello, sono costruiti con i ritratti delle famiglie, operai, madri e figli, impiegati e piccoli imprenditori; e accanto i loro oggetti, piatti di pasta abbondanti, sdraio montate al riparo dal caldo torrido e materassini gonfiabili.

Solo l’ultimo dittico sembra raccontare un cambiamento culturale e sociale: una famiglia è ritratta accanto alla sua roulotte dove è appeso un cartello con la scritta “vendesi”. Forse un messaggio legato al tempo che passa, alle abitudini che cambiano, e forse alla precarietà di questi anni.

La mostra a Parma durerà fino al 30 maggio 2016.

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