31 maggio 2016 14:59

La popolazione curda di Yüksekova, nel sudest della Turchia, ha cominciato a tornare nella città devastata dai bombardamenti e dai combattimenti tra l’esercito e ribelli del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), in seguito alla revoca parziale, il 30 maggio, del coprifuoco in vigore dal 13 marzo.

E al rientro nella città, situata nella provincia di Hakkari, al confine con l’Iraq e l’Iran, hanno trovato strade sventrate, edifici distrutti, auto carbonizzate.

Il governatore della regione ha annunciato in un comunicato il “successo” delle operazioni militari, assicurando che la popolazione ritroverà presto “pace e tranquillità”. Le scuole, chiuse dal 14 marzo, riapriranno presto, ha promesso. Il viceprimo ministro ha detto che 6.320 case e condomini sono stati danneggiati in cinque città sotto coprifuoco, tra cui Yüksekova, causando danni per più di un miliardo di lire turche, circa 300 milioni di dollari.

La scorsa estate, dopo più di due anni di un fragile cessate il fuoco, la ripresa dei combattimenti nel sudest della Turchia ha spento le speranze di risolvere un conflitto che dal 1984 ha causato più di quarantamila morti.

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