20 settembre 2016 18:05

Toni Nicolini (1935-2012) è stato uno degli interpreti più sensibili della realtà italiana. Contrasto lo ricorda con la pubblicazione del libro Poesia del reale e con una mostra negli spazi di Forma Meravigli, a Milano, fino al 23 ottobre 2016.

Nato a Milano, al termine del liceo classico si dedica alla fotografia e in particolare al reportage sociale. Visitando l’edizione milanese della famosa mostra The family of man (1959), scopre che la fotografia può coniugare la cultura umanistica e quella scientifica, una soluzione perfetta per il giovane Nicolini che si sente scisso da questa dualità.

Negli anni sessanta incontra Luigi Crocenzi, il teorico dei “fotoracconti”, sequenze dinamiche di immagini che raccontano l’Italia del dopoguerra. Crocenzi è anche il fondatore del Centro italiano per la fotografia (Craf), un luogo intorno a cui circolano nuove idee e proposte, e che Nicolini frequenta assiduamente in questo periodo.

Per molti anni collabora con il Touring Club Italiano, attività che gli permette di esplorare il nostro paese e l’Europa. Da uomo del nord, ama profondamente il sud. Marcia al fianco del sociologo e attivista Danilo Dolci per l’acqua e contro le mafie, raccontando un’inedita Sicilia senza sole e l’epopea dell’immigrazione.

In uno dei testi che accompagna il libro Poesia del reale, la photo editor e curatrice Giovanna Calvenzi scrive: “La sua è una fotografia silenziosa, che invita all’osservazione, che non giudica e non critica. Testimonia ma soprattutto interpreta, con partecipazione, ironia, allegria e poesia”.

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