03 febbraio 2017 15:32

Harold Feinstein aveva 15 anni quando chiese in prestito la sua prima macchina fotografica. Era una Rolleiflex. Da subito mostrò un talento per catturare la spontaneità delle situazioni che osservava. Si trattava soprattutto della sua città, New York, e del quartiere in cui era nato, Coney Island.

A 17 anni entrò nel collettivo Photo league fondato da Sid Grossman. E a soli 19 anni le sue foto furono acquistate da Edward Steichen per l’archivio del Museum of modern art (MoMa), facendone il più giovane fotografo ad avere un riconoscimento così prestigioso.

Per sessant’anni ha fotografato le strade di New York, passando dalla street photography, al ritratto, al nudo, allo still life. Le sue foto dei bagnanti e degli adolescenti di Coney Island lo hanno reso famoso in tutto il mondo.

Alla sua morte, nel giugno del 2015, il New York Times ha scritto che Feinstein è stato uno dei maggiori autori che hanno raccontato la vita degli statunitensi: “Come Vivian Maier, le cui foto sono state scoperte solo dopo la sua morte, o Jacques-Henri Lartigue, il cui talento è stato scoperto quando aveva settant’anni, il lavoro di Feinstein sta vivendo una riscoperta nel mondo dell’arte. Chiunque abbia la fortuna di avere tra le mani un’opera di Feinstein, sa cosa il mondo ha perso. Le sue foto sono capolavori”.

La Galerie Thierry Bigaignon di Parigi ospita una grande retrospettiva dedicata al lavoro di Feinstein fino al 30 aprile 2017.

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