10 febbraio 2017 16:30

A Genova arriva la prima grande retrospettiva italiana dedicata alla produzione a colori di Elliott Erwitt, fotografo celebrato per le sue immagini in bianco e nero.

Erwitt (1928) ha usato il colore solo per i lavori editoriali, istituzionali e pubblicitari, in cui si riconoscono comunque alcuni tratti distintivi del suo stile come l’eleganza compositiva e l’ironia. Negli ultimi anni, ha cominciato a scavare nel mezzo milione di diapositive che costituiscono il suo archivio a colori. Nonostante il tempo passato, ha scoperto che le immagini si erano conservate perfettamente.

La mostra, che si svolge a Palazzo Ducale dall’11 febbraio al 16 luglio, comprende 135 scatti, selezionati personalmente dall’autore. I progetti principali intorno a cui ruota questa produzione sono due, Kolor e The art of André S. Solidor. Il primo è un volume imponente che raccoglie in maniera retrospettiva il materiale a colori. Ci sono i ritratti alle celebrità, a cui si rivolge con empatia e occhio tagliente, esattamente il modo in cui tratta anche le persone comuni. Il secondo progetto è una divertente parodia del mondo dell’arte contemporanea, messa in atto indossando i panni del suo alter ego André S. Solidor.

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