04 marzo 2017 13:00

Con un brindisi di champagne sulla terrazza del Museum of modern art di New York nasce ufficialmente l’agenzia fotografica Magnum. È il 6 febbraio 1947: comincia a realizzarsi il progetto di Robert Capa sulla creazione di una cooperativa in cui il lavoro dei fotografi sia salvaguardato e rispettato, dal punto di vista etico ed economico. Con lui sulla terrazza ci sono anche Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David Seymour e William Vandivert, fondatori e protagonisti delle prime imprese dell’agenzia.

Da quel giorno, 92 fotografi hanno contribuito alla storia della Magnum. Oggi sono ancora in 49 a lavorare al suo interno. Le loro immagini hanno cambiato la nostra percezione del mondo, raccontando grandi e piccoli eventi, come testimoni in prima linea e attraverso progetti più intimi e personali.

A settant’anni dalla fondazione, l’agenzia ha organizzato una serie di eventi celebrativi in tutto il mondo. In Italia saranno tre le città che parteciperanno a questo omaggio. Si comincia con Torino, dove il 3 marzo Camera inaugura L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin (aperta fino al 21 maggio). La mostra è un ritratto del nostro paese realizzato intrecciando le storie note e i lati più insoliti, che insieme lo hanno caratterizzato dal dopoguerra a oggi.

Si prosegue con il Museo del violino di Cremona dove sarà allestita dal 4 marzo Life – Magnum. Il fotogiornalismo che ha fatto la storia (aperta fino all’11 giugno), che analizza per la prima volta il rapporto tra l’agenzia e il settimanale statunitense Life, attraverso il racconto dei reportage pubblicate sulle pagine della rivista. Tra gli autori esposti, Eve Arnold, Werner Bischof, Ernst Haas, Philippe Halsman e Bruce Davidson.

Dal 7 marzo il Brescia photo festival ospiterà tre mostre dedicate alla Magnum. Proiezioni e stampe originali faranno parte di Magnum - La première fois, dedicata ai servizi che hanno reso celebri venti autori. Magnum first propone invece 83 stampe originali in bianco e nero di Henri Cartier-Bresson, Marc Riboud, Inge Morath, Jean Marquis, Werner Bischof, Ernst Haas, Robert Capa ed Erich Lessing. Inoltre saranno proiettati tre reportage su Brescia, realizzati nel 2003 da Harry Gruyaert, Alex Majoli e Chris Steele-Perkins.

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