24 maggio 2015 13:00

Spagna. Più di 35 milioni di spagnoli sono chiamati alle urne per le elezioni regionali e amministrative, tra le più incerte della storia recente del paese. I due grandi partiti tradizionali, popolari e socialisti, devono difendersi dalle due formazioni eredi del movimento degli indignados del 2011, Podemos e Ciudadanos.

Irlanda. Alla luce dei risultati del referendum sui matrimoni gay, la chiesa “deve fare i conti con la realtà”. È l’opinione dell’arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin, che all’indomani della vittoria dei sì alla consultazione popolare sulle nozze gay ha rilasciato un’intervista alla televisione nazionale Rté.

Etiopia. Si tengono oggi le elezioni politiche e amministrative, le prime dopo la morte, nel 2012 dell‘“uomo forte” Meles Zenawi. Oltre 38 milioni di elettori dovrebbero confermare al potere l’ex professore universitario Hailemariam Desalegn. Le organizzazioni per la tutela dei diritti umani hanno denunciato violenze e intimidazioni.

Polonia. I polacchi eleggono il loro futuro capo di stato, al ballottaggio delle presidenziali. La scelta è tra l’attuale presidente Bronislaw Komorowski, 63 anni, sostenuto dal partito liberale di centro Piattaforma civica, che governa dal 2007, e Andrzej Duda, 43 anni, del partito di destra Diritto e giustizia dell’ex premier Jaroslaw Kaczynski.

Israele. Due giovani israeliani sono stati accoltellati vicino alla porta di Damasco a Gerusalemme, e sono stati ricoverati in ospedale. La polizia sospetta un palestinese di 19 anni che avrebbe aggredito i due israeliani di 17 anni mentre stavano andando al muro del pianto per i festeggiamenti di Shavuot, la pentecoste degli ebrei.

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