24 novembre 2014 17:47

1. Cos’è l’ebola?
La malattia da virus ebola (evd), precedentemente nota come febbre emorragica da virus ebola, è una malattia grave, spesso letale, con un tasso di mortalità di circa il 50 per cento. Nelle epidemie passate il tasso di mortalità variava dal 25 per cento al 90 per cento. La malattia colpisce i primati, dagli esseri umani ai gorilla agli scimpanzé.
 L’ebola è apparso la prima volta nel 1976 in due focolai contemporanei: in un villaggio nei pressi del fiume Ebola nella Repubblica Democratica del Congo e in una zona del Sudan.

2. Come si trasmette?
L’ebola si trasmette attraverso il contatto con sangue, secrezioni, tessuti, organi o fluidi corporei di animali o persone infette. A differenza di altri virus, come quelli dell’influenza, non si trasmette per via aerea. In Africa l’infezione è avvenuta attraverso il contatto con scimpanzé, gorilla, pipistrelli della frutta, scimmie, antilopi della foresta e istrici infetti.

L’infezione può verificarsi anche in caso di ferite della pelle o di mucose di una persona sana che entrano in contatto con oggetti contaminati da fluidi infetti di un paziente, come vestiti e biancheria da letto sporca. Possono svolgere un ruolo nella trasmissione dell’ebola anche le cerimonie funebri in cui le persone hanno un contatto diretto con il corpo del defunto. Le persone decedute a causa dell’ebola, infatti, devono essere maneggiate con indumenti protettivi ed essere sepolte il prima possibile.

Le persone sono contagiose fino a quando il sangue e le secrezioni contengono il virus. Per evitare la diffusione della malattia, i pazienti devono quindi essere attentamente monitorati dai medici e sottoposti a esami di laboratorio, per garantire che, nel caso di miglioramento dei sintomi, il virus non sia più in circolo prima del loro ritorno a casa.

3. Quanto è resistente il virus?
Il virus ebola viene ucciso da sapone, candeggina e luce solare. Il lavaggio in lavatrice di indumenti contaminati da liquidi è sufficiente a distruggere il virus. Il virus sopravvive solo per breve tempo su superfici esposte alla luce solare o asciutte.

4. Quali sono i sintomi dell’infezione?
Comparsa improvvisa di febbre, intensa debolezza, dolori muscolari, mal di testa e mal di gola sono i sintomi tipici, seguiti da vomito, diarrea, esantema, insufficienza renale ed epatica e, in alcuni casi, emorragia sia interna che esterna. Gli esami di laboratorio rivelano anche globuli bianchi e piastrine bassi, e aumento degli enzimi epatici.

Il periodo d’incubazione o l’intervallo di tempo dall’infezione alla comparsa dei sintomi è tra i 2 e i 21 giorni. Il paziente diventa contagioso quando comincia a manifestare sintomi, non è contagioso durante il periodo di incubazione. L’infezione da virus ebola può essere confermata solo attraverso analisi di laboratorio.

5. Qual è il trattamento?
I pazienti gravemente malati necessitano di terapia intensiva, sono spesso disidratati e hanno bisogno di liquidi per via endovenosa o di reidratazione orale con soluzioni contenenti elettroliti. Attualmente non esiste un trattamento specifico per curare la malattia, anche se alcuni pazienti con terapie mediche appropriate guariscono.

Per aiutare a controllare l’ulteriore diffusione del virus, i casi sospetti o confermati devono essere isolati dagli altri pazienti e trattati da operatori sanitari che seguano rigorosamente le precauzioni per il controllo delle infezioni. Ministero della salute

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