02 gennaio 2015 18:43

Molti casi di cancro potrebbero essere dovuti alla “sfortuna”, e non alle cattive abitudini o a fattori ereditari. L’idea è stata avanzata da Cristian Tomasetti e Bert Vogelstein, della Johns Hopkins di Baltimora, negli Stati Uniti.

I ricercatori volevano capire perché tessuti diversi del corpo umano hanno anche un rischio tumorale diverso. Hanno scoperto che gran parte della differenza di rischio dipende dalla “sfortuna”, cioè “dalle mutazioni casuali che compaiono durante la replicazione del dna nelle cellule staminali normali, non tumorali”. La ricerca ha infatti trovato un forte legame tra il rischio di cancro e il numero di divisioni delle staminali.

Le cellule staminali, scrive Science, si dividono regolarmente per sostituire le cellule vecchie del tessuto. A ogni divisione, il dna viene duplicato, con il rischio che venga inserito qualche errore, o mutazione. Paragonando il numero di divisioni delle cellule staminali con il rischio di cancro in 31 tipi di tessuto, Tomasetti e Vogelstein hanno trovato delle correlazioni. Per esempio, le cellule staminali delle ossa tendono a dividersi raramente e il cancro corrispondente è poco frequente. Maggiore è il rischio di cancro al pancreas, le cui cellule staminali si dividono di più. Esistono comunque alcuni tipi di cancro che dipendono anche dagli stili di vita e dalla genetica, come il cancro ai polmoni, che è fortemente influenzato dal fumo. Science

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