18 gennaio 2015 13:09

Italia. In una conferenza stampa il ministro dell’interno italiano Angelino Alfano ha detto: ”Dalla fine di dicembre abbiamo espulso nove soggetti: 5 tunisini, un turco, un egiziano, un marocchino e un pachistano”. Le nove persone erano sospettate di avere legami con il terrorismo jihadista ed erano “tutte munite di permesso di soggiorno”. I combattenti stranieri “che hanno avuto a che fare con l’Italia” sono 59. Di questi “cinque sono italiani partiti per la Siria”.

Belgio. Le autorità negano che ci siano dei collegamenti tra i presunti terroristi arrestati in Grecia e le indagini antiterrorismo in corso nel paese. Secondo alcuni mezzi d’informazione, uno degli arrestati in Grecia era Abdelhamid Abaaoud, il presunto leader della cellula terroristica che stava organizzando un attentato contro la polizia in Belgio. Ma per la polizia belga questi legami non sarebbero dimostrati.

Cisgiordania. A Ramallah, decine di attivisti palestinesi hanno tirato uova e scarpe contro il convoglio del ministro degli esteri canadese John Baird, in visita ufficiale. Baird è stato contestato perché il Canada si è opposto alla risoluzione palestinese presentata al consiglio di sicurezza dell’Onu che chiedeva la fine dell’occupazione militare della Cisgiordania entro il 2017 da parte di Israele.

Iraq. Il gruppo Stato islamico ha liberato circa duecento persone appartenenti alla comunità yazida, a Kirkuk, del nord dell’Iraq, tra loro sei bambini. I prigionieri sono stati consegnati ai peshmerga curdi. Secondo l’attivista Khodr Domli erano prigionieri a Mosul, roccaforte dei jihadisti: “Alcuni sono feriti, alcuni sono disabili e molti soffrono di problemi psicologici e mentali”. Sono stati ricoverati in un ospedale. Non si conoscono le ragioni del rilascio dei prigionieri.

Francia. Si sono svolti i funerali di Chérif Kouachi, uno degli aggressori dell’attacco alla redazione di Charlie Hebdo, nel quale sono morte dodici persone il 7 gennaio. Kouachi è stato seppellito nella notte, a Gennevilliers, il sobborgo di Parigi dove era nato, il luogo della sepoltura non è stato reso noto dalle autorità. Nessun familiare ha partecipato alla sepoltura. Anche l’altro aggressore della strage a Charlie Hebdo, Saïd Kouachi, fratello di Chérif, è stato seppellito in una tomba anonima a Reims.

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