21 gennaio 2015 08:28
Barack Obama durante il discorso sullo stato dell’unione. (Mandel Ngan, Reuters/Contrasto)

Barack Obama ha tenuto poche ore fa a Washington il discorso annuale sullo stato dell’unione. Durante il suo intervento, il presidente statunitense ha sancito la fine della crisi economica e ha proposto alcune riforme, rivolte soprattutto al ceto medio. Tra le misure discusse da Obama ci sono state l’aumento delle tasse per i cittadini più ricchi, una riforma della sicurezza informatica, la lotta contro il riscaldamento globale e la fine dell’embargo a Cuba.

Il presidente ha esortato il paese a “voltare pagina”, dopo aver affrontato per quindici anni le conseguenze dell’11 settembre e della recessione.

Il video della Casa Bianca

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Ecco i punti principali del discorso di Obama.

Tasse. Obama ha promesso di aumentare le tasse ai cittadini più ricchi e alle maggiori società finanziarie. Ha chiesto inoltre nove riforme in grado di impedire scappatoie fiscali alle grandi aziende che pagano le tasse fuori degli Stati Uniti. I soldi raccolti, secondo il presidente, dovrebbero servire per finanziare la diminuzione delle tasse per le famiglie più povere e il ceto medio. Queste riforme rischiano di metterlo in aperto conflitto con i repubblicani, in maggioranza al congresso.

Ceto medio. Obama ha molto insistito sull’importanza del ceto medio per l’economia statunitense. “Le middle class economics (politiche a favore del ceto medio basate su sgravi fiscali, investimenti nelle infrastrutture e nell’istruzione) funzionano. Aumentano le opportunità per tutti. E continueranno a funzionare, finché la politica non si metterà in mezzo”, ha detto.

Istruzione. Barack Obama ha proposto due anni gratuiti di università per nove milioni di studenti.

Terrorismo. Il presidente ha ribadito il diritto del suo paese ad agire in autonomia contro il terrorismo. “Continueremo a dare la caccia ai terroristi e ci riserviamo il diritto di agire in modo unilaterale. Chiedo al congresso di autorizzare l’uso della forza contro lo Stato islamico”, ha dichiarato. Non ha citato Al Qaeda.

Clima. Obama ha lanciato un nuovo appello per la lotta al riscaldamento globale, che, ha ricordato, secondo il Pentagono è “un rischio immediato per la sicurezza nazionale”. “Se non agiamo in modo energico contro i cambiamenti climatici, continueremo a veder crescere il livello degli oceani e le temperature. E vedremo aumentare siccità, alluvioni e caos”, ha commentato.

Iran. Il presidente ha promesso di bloccare eventuali sanzioni contro Teheran volute dal congresso, avvertendo che potrebbero vanificare i progressi dei colloqui sul nucleare.

Cuba. Obama ha chiesto di “provare qualcosa di nuovo” e ha esortato il congresso a interrompere l’embargo.

Sicurezza informatica. Servono leggi migliori per limitare gli attacchi degli hacker. “Se non agiamo, la nostra nazione e la nostra economia saranno più vulnerabili”, ha commentato.

Guantanamo. “Il carcere di Guantanamo non rappresenta quello che siamo. È arrivato il momento di chiuderlo”.

Droni. “Da americani, rispettiamo la dignità umana, anche se siamo minacciati. Per questo ho proibito la tortura e ho cercato di limitare l’uso di alcune nuove tecnologie, come quella dei droni”.

Oleodotto Keystone. Obama ha ribadito la sua contrarietà alla costruzione dell’oleodotto Keystone XL. “Dobbiamo vedere oltre la costruzione di un singolo oleodotto. Approviamo un piano di infrastrutture bipartisan, in grado di creare molti più posti di lavoro ogni anno”.

Il Washington Post ha pubblicato il testo integrale del discorso.

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