È stato presentato ieri al ministero del lavoro il Rapporto annuale dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale relativo all’anno 2014. I dati contenuti nel rapporto si riferiscono ai risultati della vigilanza svolta nel corso dell’anno dal personale ispettivo delle direzioni regionali e territoriali del ministero, dall’Inps e dall’Inail. I numeri non si discostano molto dagli ultimi anni e fotografano un paese dove il lavoro nero e le irregolarità sono molto diffusi.
Nel 2014 sono state ispezionate 221.476 aziende: tra queste 142.132 sono risultate irregolari, pari al 64,1 per cento, con un picco nei cantieri edili. I lavoratori in nero sono il 42,61 per cento di quelli irregolari, con un incremento di quasi sette punti percentuali rispetto al 2013. È ancora presente il lavoro minorile, con 172 casi riscontrati.
L’analisi dei dati mostra che le aziende ispezionate prestano un’attenzione insufficiente agli obblighi del datore di lavoro sulla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e la formazione e informazione del personale. È ancora carente, inoltre, la realizzazione di una completa e articolata valutazione dei rischi aziendali (che riguarda circa il 7 per cento delle violazioni riscontrate). Ministero del lavoro, Il manifesto
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it