02 marzo 2015 17:08

Secondo un rapporto dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, tra il 2010 e il 2013 la spesa sanitaria nelle regioni italiane è scesa da 112,6 miliardi a 111,6 miliardi di euro. La diminuzione è importante soprattutto nelle regioni in piano di rientro, cioè quelle che hanno firmato un accordo con lo stato per ristabilire il proprio equilibrio economico finanziario nel settore sanità.

  • In quattordici regioni su venti le spese sono state ridotte.
  • Nelle regioni in piani di rientro (Piemonte, Puglia, Sicilia) la spesa è scesa complessivamente dello 0,84 per cento.
  • Nelle regioni in piano di rientro e commissariate (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria) è scesa dello 1,59 per cento.
  • Le regioni e le province in cui le spese sono aumentate: la provincia autonoma di Bolzano, dove ha avuto una crescita dell’1,82 per cento all’anno; quella di Trento, dell’1,67 per cento; la Lombardia, con una crescita dell’1,11 per cento; il Friuli Venezia Giulia dello 0,29 per cento; l’Emilia Romagna con un aumento dello 0,44 per cento; l’Umbria con lo 0,29 per cento; la Sardegna, dove è aumentata dello 0,71 per cento.
  • In otto regioni (Lazio, Liguria, Molise, Calabria, Piemonte, Puglia, Sardegna e Pa di Bolzano) il bilancio rimane comunque negativo, perché mancano risorse aggiuntive provenienti da altre voci di bilancio.

Ansa

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