03 marzo 2015 19:13

La corte federale di Brasilia ha chiesto l’espulsione di Cesare Battisti, cittadino italiano accusato di atti di terrorismo commessi tra il 1978 e il 1979 quando militava nel gruppo Proletari armati per il comunismo. Lo dichiarano i mezzi di comunicazione brasiliani citando fonti giudiziarie.

Il giudice ha accolto una richiesta della procura per annullare l’atto del governo che garantiva il soggiorno nel paese a Battisti, a cui era stato concesso lo status di rifugiato politico nel 2009. Per la giudice Adverci Mendes de Abreu si tratta “di uno straniero in situazione irregolare in Brasile e, in quanto criminale condannato per omicidio nel suo paese, non ha diritto di restare”.

L’avvocato di Battisti ha dichiarato “di essere stato informato della decisione, ma non c’è ancora una data” sull’espulsione. Dopo la pubblicazione della sentenza i legali di Battisti potranno fare ricorso.

In Italia è stato condannato a due ergastoli per 4 omicidi, insurrezione armata, possesso illegale di armi, rapina e furto. Askanews, Afp

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