27 marzo 2015 10:20

Il parlamento turco ha votato una versione ridotta del progetto di legge molto contestato sulla “sicurezza interna”. Alla fine di più di un mese di dibattito, il parlamento, dove il Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp) ha la maggioranza assoluta, ha definitivamente adottato 69 dei 132 articoli del testo iniziale. Sui 231 deputati presenti in aula, 199 hanno votato a favore e 32 contro. Tra le misure adottate ci sono alcune di quelle più criticate dall’opposizione, che ha accusato il presidente Recep Tayyip Erdoğan di voler fare della Turchia uno “stato di polizia”.

Il testo approvato consente agli agenti di perquisire abitazioni o veicoli sulla base di semplici “supposizioni” o di detenere per quarantotto ore persone sospettate senza la supervisione di un magistrato. Inoltre i manifestanti trovati in possesso di molotov o fuochi d’artificio sono punibili con pene fino a quattro anni di carcere. Il governo ha presentato il progetto di legge in seguito alle proteste dei curdi che hanno agitato il paese lo scorso ottobre, provocando una quarantina di morti. Afp

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it