07 aprile 2015 15:10
L’esplosione alla maratona di Boston, il 15 aprile 2013. (Dan Lampariello, Reuters/Contrasto)

Oggi i giurati del tribunale di Boston entrano in camera di consiglio per emettere una sentenza su Dzhokhar Tsarnaev, il ventunenne di origine cecena accusato di aver organizzato l’attentato alla maratona di Boston del 15 aprile 2013. Per conoscere la decisione dei giudici ci vorrà probabilmente qualche giorno.

Ecco una cronologia dell’attentato:

  • Il 15 aprile 2013, alle alle 14.45, due bombe esplodono in contemporanea vicino alla linea del traguardo della maratona di Boston, uccidendo tre persone e ferendone più di 260. Tra le vittime c’è anche un bambino di otto anni.

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  • Secondo l’Fbi le due bombe sono state costruite usando due pentole a pressione riempite di esplosivo a basso costo, chiodi, cuscinetti e pezzi di metallo.
  • Dopo aver analizzato i video delle telecamere di sicurezza, il 18 aprile la polizia identifica i due sospetti: Tamerlan Tsarnaev, 26 anni, e Dzhokhar Tsarnaev, 19 anni. Entrambi sono di origine cecena. Due anni prima i servizi segreti russi avevano segnalato Tamerlan Tsarnaev all’Fbi, identificandolo come un sostenitore del fondamentalismo islamico.
  • La sera del 18 aprile il poliziotto Sean Collier, 27 anni, viene ucciso vicino al Massachusetts institute of technology, molto probabilmente dai fratelli Tsarnaev, che nel frattempo si sono messi in fuga a bordo di un suv.
  • Il 19 aprile la polizia localizza i due fratelli a Watertown, una piccola città vicino a Boston. Comincia un inseguimento e poi una sparatoria. Tamerlan Tsarnaev muore, mentre Dzhokhar Tsarnaev, rimasto ferito, riesce a nascondersi dentro una barca. Viene trovato poco dopo dagli agenti e portato in ospedale.
  • Il 30 aprile due amici di Dzhokhar vengono accusati di aver cercato di distruggere delle prove nascondendo il computer del ragazzo. Un altro viene accusato di falsa testimonianza alla polizia.
  • Il 22 maggio a Orlando, in Florida, un agente dell’Fbi uccide in modo accidentale Ibragim Todashev, un altro amico di Dzhokhar. L’agente ha dichiarato che stava interrogando il sospetto nel suo appartamento, quando l’uomo l’ha aggredito. L’Fbi dichiara che Todashev, prima di morire, ha ammesso il suo coinvolgimento nell’attentato.
  • Il 30 gennaio 2014 gli avvocati dell’accusa annunciano che chiederanno la pena di morte per Dzhokhar Tsarnaev.
  • Il 4 marzo 2015 si apre il processo. Dzhokhar Tsarnaev deve rispondere di trenta capi d’accusa, quattro dei quali per omicidio. Gli avvocati dell’accusa lo definiscono “un soldato in guerra santa” che voleva “uccidere degli americani innocenti per punire gli Stati Uniti”.
  • Il 6 aprile 2015 si sono tenute le arringhe finali dell’accusa e della difesa.

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