17 aprile 2015 16:23
Izzat Ibrahim al Douri a Baghdad, nel 2002. (Faleh Kheiber, Reuters/Contrasto)

Izzat Ibrahim al Douri, ex braccio destro del dittatore Saddam Hussein, è stato ucciso dall’esercito iracheno durante un’operazione nella provincia di Salahuddin, a nord di Baghdad. Lo sostengono le autorità irachene. L’ex militare, 72 anni, era latitante e su di lui era stata messa una taglia.

Dopo la caduta di Saddam Hussein nel 2003, Al Douri è diventato il leader dei baathisti iracheni. Ha raccolto la maggior parte delle sue truppe sotto la bandiera dell’Esercito naqshbandi, uno dei più importanti gruppi ribelli in Iraq, che ha contribuito all’ascesa del gruppo jihadista Stato islamico nell’estate del 2014.

Questa strana formazione riunisce due identità in contraddizione tra loro. I naqshbandi, tra i cui fondatori ci sarebbero i compagni del profeta e il primo califfo, sono infatti considerati apostati dai sunniti radicali come gli esponenti di Al Qaeda. Questo non ha impedito all’organizzazione di combattere al fianco dei jihadisti dello Stato islamico.

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