17 giugno 2015 11:42

La banca centrale greca ha avvertito che in caso di fallimento delle trattative tra Atene e i suoi creditori, la Grecia uscirà dall’euro e dall’Unione europea. “Il mancato accordo segnerà l’inizio di un percorso doloroso che porterà prima al default della Grecia e, di conseguenza, all’uscita del paese dall’eurozona e, probabilmente, dalla stessa Unione europea”, si legge nel rapporto annuale sulla politica monetaria nazionale per il biennio 2014-2015, trasmesso dalla banca centrale greca al parlamento.

“Il raggiungimento di un accordo è di cruciale importanza per arginare i rischi immediati per l’economia, per ridurre l’incertezza e assicurare un percorso di crescita sostenibile per il paese”. L’uscita dall’euro, sottolinea ancora la banca centrale “non farebbe che peggiorare il già difficile contesto, visto che la connessa crisi dei cambi spingerebbe al rialzo l’inflazione. Tutto questo implicherebbe una profonda recessione, un declino drammatico dei redditi, una crescita esponenziale della disoccupazione e il collasso di tutto quello che l’economia greca ha ottenuto negli anni della sua permanenza nell’Ue e nell’eurozona”.

“Dalla sua posizione di membro centrale dell’Europa la Grecia si ritroverebbe relegata alla condizione di un paese povero dell’Europa meridionale”, conclude il rapporto.

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