25 luglio 2015 14:59

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha incitato gli imprenditori africani riuniti a Nairobi, capitale del Kenya, a credere nella crescita del continente e i governi ad assistere le aziende assicurando regole e trasparenza. “Ho voluto essere qui perché l’Africa è in marcia, l’Africa è uno dei paesi con la crescita più rapida al mondo”, ha detto Obama al summit internazionale sul commercio di Nairobi. “La gente si sta sollevando dalla povertà, i redditi stanno crescendo, la classe media è in crescita e i giovani stanno sfruttando la tecnologia per cambiare il modo in cui fare affari in Africa”, ha commentato.

Obama era stato in Kenya a trovare i suoi parenti quando era ancora senatore, nel 2006. È la prima volta che visita il paese in cui nacque suo padre da quando siede alla Casa Bianca. Ma è anche la prima volta in assoluto in cui Nairobi accoglie un presidente degli Stati Uniti.

Barack Obama davanti al monumento che ricorda l’attentato contro l’ambasciata statunitense del 1998. Nairobi, Kenya, 25 luglio 2015. (Jonathan Ernst, Reuters/Contrasto)

Le autorità locali hanno messo in atto la più vasta operazione nella storia del paese per garantire la sicurezza dell’ospite. Una parte della capitale, colpita negli ultimi anni da numerosi attacchi degli islamisti somali shebab, è stata completamente bloccata per il suo arrivo.

Il presidente ha anche deposto una corona di gigli bianchi al memoriale per le vittime dell’attentato compiuto da Al Qaeda il 7 agosto 1998. Quel giorno di 17 anni fa, le ambasciate statunitensi a Nairobi e a Dar es Salaam, in Tanzania, furono colpite simultaneamente da due autobomba. Gli attacchi furono rivendicati da Al Qaeda e provocarono rispettivamente 213 morti e undici. Si contarono in totale più di 5.000 feriti, soprattutto persone del posto.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it