02 settembre 2015 20:38

La senatrice statunitense Barbara Mikulski ha annunciato che sosterrà l’accordo firmato a Vienna dall’amministrazione di Barack Obama. Il sostegno della rappresentante dello stato del Maryland mette al riparo l’intesa dalla contrarietà dei repubblicani. Per bloccare la ratifica del trattato, infatti, all’opposizione serviva la maggioranza dei due terzi, cioè 67 senatori su 100. Il voto di Mikulski è il 34° a favore: ai repubblicani ne resterebbero quindi solo 66.

La senatrice del Maryland ha ufficializzato la sua posizione con un comunicato: “Nessun accordo è perfetto, specialmente se negoziato con il regime iraniano, ma questa è la migliore opzione disponibile per impedire all’Iran di avere una bomba nucleare”.

Il congresso discuterà l’accordo la prossima settimana e i repubblicani voteranno contro per provare a bloccarlo. Ma con la maggioranza assicurata al senato, il presidente statunitense potrà opporre il suo veto e superare l’eventuale disapprovazione del congresso.

Alla notizia che l’accordo sul nucleare iraniano ha i voti necessari in senato per evitare la bocciatura, il segretario di stato John Kerry ha commentato: “Gli effetti dell’accordo non dureranno per 10, 15 o 20 anni, ma per sempre, finché ci sarà un programma nucleare iraniano. Questo accordo rende gli Stati Uniti, Israele, i paesi del Golfo e il mondo intero più sicuri”. Kerry ha aggiunto: “Due mesi fa, gli Stati Uniti e cinque altre nazioni hanno raggiunto un accordo per garantire la natura pacifica del programma nucleare iraniano. Tra una settimana - ha aggiunto il Congresso ne discuterà ufficialmente. Siamo convinti che riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo e siamo in buona compagnia, tra premi Nobel ed esperti che hanno definito l’intesa efficiente, che darà la garanzia che l’Iran non svilupperà armi nucleari”.

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