22 settembre 2015 18:13

Il presidente cinese Xi Jinping ha rilasciato un’intervista scritta al Wall Street Journal alla vigilia della sua visita di una settimana negli Stati Uniti, dove è atteso oggi pomeriggio. Xi passerà tre giorni a Seattle, nello stato di Washington, per una serie di incontri con di dirigenti di alcune delle più grandi aziende informatiche statunitensi, tra cui Microsoft, Apple e Amazon. Xi visiterà anche il maggiore sito di produzione della Boeing.

Ecco i punti più importanti toccati dal presidente cinese nell’intervista al Wall Street Journal.

  • G2. “La Cina e gli Stati Uniti hanno affrontato insieme diverse questioni regionali e internazionali in uno spirito di cooperazione. Non sono mancate le sfide globali, come la questione del nucleare in Corea e in Iran, i negoziati di pace tra Palestina e Israele, la situazione in Sud Sudan, il cambiamento climatico e le epidemie. Non si può negare che ci siano delle differenze nella nostra linea di pensiero su alcuni problemi. Tuttavia le differenze sono la ragione per cui dobbiamo lavorare insieme e trovare le soluzioni migliori”.
  • Sicurezza dei dati informatici. “Il furto di segreti commerciali attraverso i sistemi informatici e gli attacchi degli hacker contro le reti governative sono reati. Devono essere puniti secondo la legge e secondo quanto stabilito nel merito dai trattati internazionali. Siamo pronti a rafforzare la collaborazione con gli Stati Uniti per affrontare questo problema”.
  • Le acque contese nel mar Cinese meridionale. “Le isole di Nansha (Spratly) sono territorio cinese fin dall’antichità. Ci sono molte prove storiche e legali che lo dimostrano. Lo sviluppo e il mantenimento delle strutture cinesi su alcune delle isole e degli scogli nell’arcipelago non sono diretti contro altri paesi, e non bisogna dargli un peso eccessivo”. Xi ha risposto in questo modo alla domanda sulla recente costruzione di infrastrutture su alcune delle isole Spratly, che sono oggetto di contesa tra i paesi che si affacciano sul mar Cinese meridionale.
  • L’espansione militare. “La Cina non ha basi militari in Asia e non dispone di forze armate al di fuori dei suoi confini”. Xi ha ricordato la recente riforma dell’esercito, annunciata il 3 settembre, che prevede un taglio al personale militare di 300mila unità. “La Cina promette da anni di non tentare imprese espansionistiche e di non essere alla ricerca di egemonie militari”.
  • L’economia dopo la svalutazione estiva. “Un tasso di crescita del 7 per cento sarà sufficiente per raggiungere il nostro obiettivo di raddoppiare, entro il 2020, il pil e il reddito pro capite del 2010”. Xi ha poi aggiunto: “Stiamo aumentando gli sforzi per cambiare il nostro modello di crescita, attraverso modifiche strutturali e puntando di più sullo sviluppo di un’economia basata sull’innovazione e sui consumi. La Cina è in grado di mantenere un livello di crescita medio-alto nei prossimi anni grazie a diversi fattori. Da un lato tramite la promozione di un nuovo tipo di industrializzazione, l’uso della tecnologia informatica, l’urbanizzazione e l’ammodernamento delle tecniche agricole. Dall’altro, grazie ai risparmi delle famiglie, che sono ingenti, all’alto potenziale di spesa dei consumatori, all’espansione della classe media, a un solido settore dei servizi, a un mercato vasto e potenzialmente ricco”.
  • Le borse dopo il tracollo di Shanghai. “La recente fluttuazione sul mercato cinese è stata la conseguenza di rapidi aumenti e grandi fluttuazioni sul mercato internazionale. Il governo cinese ha preso dei provvedimenti per evitare rischi sistemici, con un esito positivo. Misure simili erano già state adottate anche in mercati stranieri più maturi di quello cinese. Grazie a un insieme di provvedimenti di stabilizzazione introdotti dal governo, il mercato è entrato in una fase di autocorrezione e aggiustamento. Sviluppare il mercato dei capitali è un obiettivo chiave per la Cina, che non cambierà a causa delle attuali fluttuazioni”.
  • Contro il protezionismo. “Attirare capitali stranieri continua a fare parte della nostra strategia di lungo termine”. Xi ha sottolineato che la Cina “tratta allo stesso modo tutti gli attori del mercato, comprese le aziende straniere che investono in Cina” e ha aggiunto: “Spero che gli altri paesi continueranno a tenere aperti i loro mercati agli investitori cinesi. Siamo contrari al protezionismo e alle politiche discriminanti di ogni sorta. Siamo pronti a risolvere le dispute commerciali con gli altri paesi attraverso discussioni e accordi, e promuoviamo un sistema economico multilaterale che punti allo sviluppo e a relazioni di mutuo vantaggio”.
  • Censura e libertà sul web. “Lo stato di diritto si applica anche alla rete, insieme alla necessità di salvaguardare la sovranità di un paese, la sua sicurezza e i suoi interessi, come nel mondo reale. Libertà e ordine devono essere garantiti sia online sia nel mondo fisico. La libertà è il fine dell’ordine, e l’ordine garantisce la libertà”. La domanda del Wall Street Journal sottolineava che molti siti stranieri, compreso quello del quotidiano statunitense, sono stati oscurati in Cina. Xi ha risposto dicendo: “In Cina le aziende straniere sono benvenute, a patto che si attengano alle leggi cinesi e non facciano nulla che danneggi gli interessi nazionali e quelli dei consumatori cinesi”.

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