Negli Stati Uniti la National rifle association (Nra), la lobby che difende il diritto al possesso delle armi da fuoco, assegna una valutazione (da A a F) ai politici in base ai loro sforzi per sostenere la causa in parlamento. Dopo la sparatoria del 2 dicembre a San Bernardino, che ha causato 16 morti, tra cui i due aggressori, i candidati alle presidenziali hanno voluto esprimere le loro condoglianze alle famiglie delle vittime, ma solo i democratici l’hanno fatto sollevando il problema del controllo delle armi. Il Guardian ha messo a confronto le loro dichiarazioni con i voti dell’Nra.
I candidati repubblicani
Carly Fiorina. L’ex amministratore delegata di Hewlett-Packard ha criticato il presidente Barack Obama e la candidata democratica Hillary Clinton per le loro dichiarazioni a favore di un maggiore controllo sulle armi dopo la sparatoria di San Bernardino. Fiorina ha detto: “Sappiamo che tra le persone che non dovrebbero possedere armi negli Stati Uniti, meno dell’1 per cento è incriminato: invece di chiedere più leggi come vuole Clinton, perché non rafforziamo quelle che abbiamo già?”. L’Nra nel 2010 aveva assegnato a Fiorina un A sulla fiducia, perché la candidata repubblicana non ha mai partecipato a votazioni parlamentari sul controllo delle armi.
Marco Rubio. Il candidato repubblicano di origine cubana ha invece ottenuto un B+, sempre nel 2010. Nel caso della sparatoria di San Bernardino, Rubio si è limitato a dedicare un pensiero alle vittime.
Ted Cruz e Jeb Bush. L’Nra ha assegnato un A+ sia a Cruz, nel 2010, sia a Bush, nel 2002. Cruz ha sollevato la possibilità che la sparatoria del 2 dicembre sia legata agli attentati terroristici di Parigi del 13 novembre, aggiungendo: “Anche se l’attuale amministrazione non se ne rende conto o non lo ammette, i nostri nemici ci hanno dichiarato guerra”.
Our prayers are with the victims, their families, and the first responders in San Bernardino who willingly go into harm’s way to save others
— Ted Cruz (@tedcruz) 2 Dicembre 2015
Praying for the victims, their families & the San Bernardino first responders in the wake of this tragic shooting.
— Jeb Bush (@JebBush) 2 Dicembre 2015
Gli outsider Ben Carson e Donald Trump. Il neurochirurgo in pensione di Detroit, candidato repubblicano, non è mai stato eletto al congresso e dunque non rientra nella classifica dell’Nra, così come Donald Trump. Carson ha detto che la sparatoria di San Bernardino è stata un “crimine d’odio”, Trump ha elogiato il lavoro delle forze dell’ordine.
My thoughts and prayers are with the shooting victims and their families in San Bernardino.
— Dr. Ben Carson (@RealBenCarson) 2 Dicembre 2015
California shooting looks very bad. Good luck to law enforcement and God bless. This is when our police are so appreciated!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 2 Dicembre 2015
I candidati democratici
Molto diverso è il giudizio dell’Nra sui candidati democratici.
Hillary Clinton. Alla senatrice ed ex responsabile della diplomazia è stata assegnata una F. L’ex first lady, subito dopo aver ricevuto la notizia della sparatoria di San Bernardino, ha dichiarato sui social: “Ogni giorno novanta cittadini statunitensi muoiono a causa della violenza legata alle armi, che si tratti di omicidio, suicidio o di tragici ed evitabili incidenti. Ogni anno sono 33mila. È arrivato il momento di dire che faremo dei controlli all’origine”. Prima del dibattito tra i candidati democratici del 13 ottobre, l’Nra aveva criticato Clinton che poi aveva citato l’organizzazione tra i suoi principali nemici.
I refuse to accept this as normal. We must take action to stop gun violence now. -H https://t.co/SkKglwQycb
— Hillary Clinton (@HillaryClinton) 2 Dicembre 2015
RT if you'll be cringing every time @HillaryClinton talks #guncontrol during the #DemDebate tonight.
— NRA (@NRA) 13 Ottobre 2015
Bernie Sanders. Il senatore del Vermont, che si definisce socialista, ha sostenuto la necessità di un maggiore controllo sulle armi da fuoco dopo la sparatoria del 2 dicembre. Il tema è però stato finora uno dei punti deboli della candidatura di Sanders, che viene da uno stato rurale dove le armi sono molto diffuse e nei suoi trascorsi, anche da deputato, ha più volte votato per proteggere i diritti dei possessori di armi.
Per questo, l’Nra gli aveva attribuito una D- nel 2012, ma in precedenza gli aveva dato anche voti più alti: D+ nel 2004 e C- nel 2006. A luglio, in un’intervista alla Cnn, il candidato democratico ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di un dibattito ragionevole sul controllo delle armi: c’è chi non le ama, ma in questo paese ci sono anche milioni di persone che possiedono un’arma e rispettano la legge”.
Mass shootings are becoming an almost-everyday occurrence in this country. This sickening and senseless gun violence must stop.
— Bernie Sanders (@BernieSanders) 2 Dicembre 2015
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