01 febbraio 2016 09:15

L’Unione africana rinuncia all’invio di truppe in Burundi. I leader africani hanno deciso di collaborare con il presidente Pierre Nkurunziza per mettere fine alle violenze che finora hanno causato la morte di almeno 439 persone. All’origine delle proteste c’è proprio il nuovo mandato di Nkurunziza, che aveva definito “un’invasione” il possibile invio di soldati dell’Unione africana nel suo paese.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it