22 marzo 2016 15:36

Stamattina nella capitale belga ci sono stati due attacchi terroristici, che hanno causato almeno 34 morti: 14 all’aeroporto Zaventem e 20 alla stazione della metropolitana di Maelbeek, come ha confermato il sindaco di Bruxelles.

I feriti nella metropolitana sono 106, mentre quelli all’aeroporto secondo i pompieri sarebbero 99. Il premier belga Charles Michel non ha fornito dati precisi, ma ha parlato di “molti morti e feriti”.

Negli attacchi sono rimasti feriti lievemente anche tre cittadini italiani, ha confermato la Farnesina.

La dinamica. Verso le 8 ci sono state due esplosioni nella zona delle partenze dell’aeroporto Zaventem, a 11 chilometri dal centro di Bruxelles. L’aeroporto è stato evacuato e tutti i voli sono stati sospesi.

Un’altra esplosione c’è stata verso le 9.11 alla stazione della metropolitana di Maelbeek, vicino alla sede delle istituzioni europee. La metropolitana è stata chiusa.

La rivendicazione dello Stato islamico

Il gruppo Stato islamico ha dichiarato di aver realizzato i due attentati nella capitale belga, sostiene l’agenzia Amaq, riconducibile al gruppo jihadista. Almeno una delle esplosioni all’aeroporto è stata causata da attentatori suicidi, ha dichiarato la procura belga.

L’esercito belga ha fatto brillare un pacco sospetto all’aeroporto di Bruxelles e un’esplosione controllata è avvenuta poco prima vicino alla metropolitana di Maelbeek.

Il governo belga ha dichiarato l’allerta massima in tutto il paese. Il ministro dell’interno francese, Bernard Cazeneuve, ha detto che verranno mobilitati 600 poliziotti supplementari per controllare i confini e i mezzi di trasporto pubblici. È stata chiusa la frontiera tra Belgio e Francia. L’Université libre de Bruxelles è stata evacuata.

Gli attentati sono arrivati quattro giorni dopo l’arresto di Salah Abdeslam, uno dei terroristi che hanno realizzato gli attentati del 13 novembre a Parigi, ma il coinvolgimento della cellula jihadista di Abdeslam al momento non è confermato.

Le immagini e i video

Su Twitter e Facebook sono circolate da subito le prime fotografie e i video ripresi all’aeroporto di Zaventem e nei cunicoli della metropolitana di Bruxelles.

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