06 giugno 2016 09:53

Basta con l’omertà che regna nella chiesa cattolica sulla pedofilia! Papa Francesco vuole adottare una politica di trasparenza. Il 4 giugno attraverso una lettera apostolica (Motu proprio) intitolata “Come una madre amorevole”, il papa si è impegnato a proteggere i minori autorizzando se necessario la revoca dei vescovi che si dovessero rendere colpevoli di “negligenza”.

I cinque articoli del testo prevedono che in caso di seri indizi la congregazione competente abbia la possibilità di avviare un’inchiesta, che può portare a un decreto di dimissione sottoposto all’approvazione del papa. L’obiettivo è difendere “i più deboli”.

Il diritto canonico prevedeva già che i vescovi potessero essere dimessi dalle loro funzioni per “cause gravi”, ma il pontefice ha voluto far capire che la “negligenza” dei servitori della chiesa rientra tra queste possibilità, in particolare nei casi di abusi sessuali sui minori e sugli adulti vulnerabili.

Promesse senza effetto

Questa iniziativa, che arriva nel momento in cui il primate delle Gallie il cardinale Philippe Barbarin e la diocesi di Lione sono in una situazione molto difficile, mira a calmare la crescente frustrazione delle vittime di pedofilia per le quali le promesse di “tolleranza zero” formulate dal papa non hanno avuto l’effetto previsto.

Per il vaticanista Gerard O’Connell, questa iniziativa del papa “contribuisce a rimediare a quella che era ancora considerata una mancanza del sistema. E colma questa lacuna”.

Tuttavia negli Stati Uniti l’associazione Snap (Survivors network of those sbused by priests) si è detta “molto scettica” sull’impatto di un’iniziativa del genere, affermando che i papi hanno sempre avuto il potere di allontanare i vescovi complici ma che non hanno usato questo potere.

Di fatto, conclude la Bbc, anche se Francesco dirige la chiesa da più di tre anni, le azioni disciplinari nei confronti degli alti prelati considerati “negligenti” sono state “rare e molto lente”. Da ciò la necessità di procedere a un aggiornamento, ma con quali risultati?

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it