08 settembre 2016 19:26

1. Tippet Rise art center
Fishtail, Stati Uniti, fino al 25 settembre
Un gruppo di performer fa risuonare delle grandi conchiglie al vento. Il suono si intensifica quando schiere di percussionisti si dispongono a ventaglio sulle colline circostanti. Un lungo crescendo che si scioglie come un fischio. Il pubblico rannicchiato all’ombra della scultura in pietra di Stephen Talasnick e confuso tra i musicisti, rimane immobile fino a quando l’ultima nota si perde nel silenzio. La prima edizione estiva del Tippet Rise, un immenso parco per le arti che si estende su un terreno di quattro ettari e mezzo nel Montana, è un’esperienza surreale. Una sala concerti dall’acustica eccezionale è incastonata nel paesaggio collinare, simile a un portagioie. Sculture monumentali si perdono nelle alture da pascolo o sono appollaiate in angoli impervi. Ogni luogo può imprevedibilmente diventare set di concerti e performance. Domo, di Antón García-Abril e Débora Mesa, sembra un’inspiegabile formazione geologica con una volta ad arco. Lo spazio sottostante è sufficiente per accogliere un pianoforte a coda e il suono si diffonde amplificato verso l’esterno. Non tutte le opere sono altrettanto rispettose del paesaggio. L’installazione di Patrick Dougherty è tutt’uno con la natura. Anzi, soccombe alla volontà della natura. Si tratta di una scuola di campagna invasa da possenti radici, che la sventrano e la sovrastano trasformando un luogo di apprendimento in un deserto ideologico. Financial Times

2. Sophia Al Maria
Black Friday, Whitney museum, New York, fino al 31 ottobre
Gli interessi poliedrici di Sophia Al Maria convergono in questa piccola ma coinvolgente mostra che analizza i centri commerciali di Doha come campi di battaglia tra sacro e profano, cultura visiva occidentalizzata e islamica, passato e commemorazione. Con il suo immaginario luminoso e opulento e i suoni a tutto volume, l’installazione domina lo spazio quasi buio. È inquietante. Alcuni visitatori sono usciti dopo pochi secondi tappandosi le orecchie. Al Maria ha creato qualcosa di sublime in senso classico: terribile, opprimente e spiazzante. Ha giocato sugli assalti sensoriali dello shopping offrendo una gamma di messaggi completamente diversi. The Village Voice

3. Ddr & Nostalgie museum
Garzau-Garzin, Germania
Aperto dal 2006, questo piccolo museo conserva tutto ciò che ricorda il quarantennio della Repubblica Democratica Tedesca (1949-1990). Quello che rende questo piccolo museo perfetto è la soffitta. Ogni superficie, ogni scaffale è stracolmo di reperti dalla Rdt. L’usciere, nonché direttore, ideatore e proprietario del museo, Rene Schmidt, è cresciuto lì. Il suo passaporto è appeso alla parete, sopra i suoi vecchi buoni pasto, in un meraviglioso caos ordinato. Ci sono ferri da stiro, un triciclo, giocattoli, ritratti di Lenin, collant, costumi da bagno, giochi a manovella. La visita dura un’ora e il museo è aperto solo la domenica. Durante la settimana Rene lavora. The Guardian

Questa rubrica è stata pubblicata il 2 settembre 2016 a pagina 87 di Internazionale, con il titolo “Forme, suoni e natura nel Montana”. Compra questo numero| Abbonati

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