21 ottobre 2016 17:00

Siamo abituati ad associare il televoto a cose che è lecito ritenere poco importanti: la serata finale del festival di Sanremo, quella dell’Eurovision song contest, i momenti più delicati di trasmissioni come Il grande fratello, L’isola dei famosi, X-Factor. In Germania è stata declinata l’ultima frontiera del televoto che ha scatenato diverse polemiche, soprattutto da parte di chi si rifiuta di sovrapporre i concetti di opinione pubblica e di grande pubblico.

Lunedì 17 ottobre il network tedesco Ard ha trasmesso in prima serata Terror. Ihr Urteil, una fiction adattata da uno spettacolo teatrale scritto da Ferdinand von Schirach, avvocato che si è reinventato scrittore di best seller. Volendo semplificare si potrebbe parlare del John Grisham bavarese, anche se Grisham era figlio di un operaio edile dell’Arkansas, mentre von Schirach discende da una nobile famiglia tedesca. Lo spettacolo Terror è costruito come un processo il cui imputato è un pilota tedesco che, senza averne l’autorità, decide di abbattere un volo di linea dirottato da alcuni terroristi che minacciavano di farlo schiantare sull’Allianz Arena (lo stadio del Bayer Monaco), durante un incontro di calcio tra nazionali tedesca e inglese. La particolarità di Terror è che giudice, avvocati di accusa e difesa, imputato e testimoni sono attori, mentre la giuria è il pubblico.

Per l’adattamento televisivo i produttori non hanno voluto correre rischi. La regia è stata affidata a Lars Kraume (Lo stato contro Fritz Bauer) e nel cast ci sono alcuni degli attori tedeschi più popolari, tra cui Martina Gedeck. Lo stesso von Schirach ha collaborato alla sceneggiatura. Ampiamente pubblicizzato nei giorni precedenti, e presentato come un evento imperdibile, è andato in onda su Das Erste (Il primo) la rete ammiraglia della Ard, principale gruppo radiotelevisivo pubblico tedesco.

Salvate il pilota Lars
Risultato: 609mila votanti in Germania (ma lo show è stato trasmesso anche in Austria e Svizzera, dove si poteva votare, in Slovacchia e in Repubblica Ceca). L’86,9 per cento degli spettatori ha deciso di assolvere il pilota mentre il 13,1 l’ha mandato all’ergastolo. Terror ha suscitato immediatamente molte polemiche. Non tanto per il risultato, che forse poteva apparire scontato già da prima, ma soprattutto perché semplifica qualcosa che non si dovrebbe semplificare, cioè un verdetto su un caso che, per quanto presentato con ricchezza di dettagli, è stato necessariamente “riassunto” per stare nell’ora e mezza della trasmissione.

Herbert Prantl definendo lo show, sulla Süddeutsche Zeitung, “porno per populisti” critica profondamente diversi aspetti dell’operazione. Prima di tutto il fatto che il pilota, trasformato in un eroe dal televoto popolare, avesse solo due possibilità, assoluzione o ergastolo. Poi che il tempo lasciato al pubblico per votare fosse estremamente limitato, mentre anche volendo dare per scontato il verdetto finale, non può non passare per una riflessione approfondita. Inoltre si mescolano piani che non si devono mescolare, come la realtà e la fantasia: un telefilm non dovrebbe mai essere il veicolo di un qualsivoglia tipo di suffragio, concetto forzato nel dibattito televisivo che è seguito al film.

La sostanza è che non si può e non si deve ridurre un caso come quello raccontato da Terror a un plebiscito popolare. “Von Schirach e la And hanno spinto i telespettatori a tradire il principio giuridico più importante, cioè la dignità dell’essere umano. Hanno favorito la nascita di pregiudizi. Non hanno educato il pubblico, ma l’hanno spinto a pensare che il terrorismo si possa combattere al di fuori della giustizia”. Alla fine, secondo Prantl, è questo il vero e proprio inganno ai danni del pubblico votante (e pagante, visto che la telefonata per votare aveva un costo di 14 centesimi).

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