23 novembre 2016 08:53
Fuori dell’aula del tribunale a Phnom Penh, in Cambogia, dove si è svolto il processo d’appello contro i due alti esponenti del movimento dei Khmer rossi, Nuon Chea e Khieu Samphan, accusati di genocidio. L’alta corte di giustizia cambogiana ha confermato la condanna all’ergastolo per i due leader del regime che tra il 1975 al 1979 ha causato la morte di almeno 1,8 milioni di persone. (Samrang Pring, Reuters/Contrasto)

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