26 gennaio 2017 12:09

La decisione ha preso di sorpresa il suo stesso partito. Il 24 gennaio il presidente del Partito socialdemocratico tedesco (Spd) Sigmar Gabrielha deciso di non lanciarsi nella corsa alla cancelleria – e quindi di non affrontare Angela Merkel – in occasione delle prossime elezioni del 24 settembre.

Colui che dal dicembre 2013 cumula le funzioni di vicecancelliere e di ministro dell’economia e dell’energia nel governo di coalizione, ha ceduto il posto di avversario numero uno a Martin Schulz – fino a poco tempo fa presidente del parlamento europeo – affermando che quest’ultimo aveva “migliori possibilità” di vincere in autunno.

Consapevole delle infelici esperienze di Frank-Walter Steinmeier nel 2009 e di Peer Steinbrück nel 2013, Gabriel ha probabilmente capito che non sarebbe servito a nulla impegnarsi in un duello perso in anticipo, osserva la Deutsche Welle.

Con solo il 20 per cento di pareri favorevoli nei sondaggi, l’Spd è per ora molto lontano dalla Cdu (Unione cristianodemocratica) di Merkel, con un distacco che oscilla tra i 15 e i 18 punti. Ancora peggio, i socialdemocratici sono tallonati dalla formazione di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD), in piena ascesa.

Una situazione poco favorevole che però Schulz vuole rovesciare in proprio favore. E non appena è diventato il candidato della sinistra, il prossimo leader dell’Spd (dovrebbe essere eletto dal partito il 29 gennaio) si è lanciato all’offensiva. “In momenti difficili come questo il paese ha bisogno di una nuova direzione. È compito dell’Spd renderlo migliore”, ha dichiarato Schulz alla Frankfurter Allgemeine Zeitung

Per Angela Merkel la situazione si complica, sottolinea Stern. Infatti Schulz è un rivale più serio, un “peso massimo” che non solo gode di una popolarità simile alla sua ma è anche in grado di compattare il proprio schieramento.

Tuttavia anche lui, scrive Die Welt, ha i suoi punti deboli. Il principale è una certa distanza dalle questioni nazionali, che senza dubbio conosce ma con cui dovrà familiarizzare. “Ha davanti a sé l’anno più difficile della sua carriera”, osserva il quotidiano conservatore. Riuscirà a evitare all’Spd e alla socialdemocrazia un’umiliante sconfitta? La domanda rimane aperta.

(Traduzione di Andrea De Ritis)

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