22 agosto 2016 19:00

Caro diario, è tanto che non ti scrivo. Voglio accennarti alcuni fatti delle ultime settimane.

  • Israele rifiuta di consegnare alle famiglie i corpi di tredici giovani e due donne palestinesi per la sepoltura. Sono stati uccisi mentre attaccavano degli israeliani, o semplicemente volevano essere uccisi. L’alta corte di giustizia israeliana ha ordinato allo stato di restituire i corpi. Lo stato ha tergiversato, ma questa settimana dovrebbe trasferire quelli che abitavano a Gerusalemme. Il padre di un ragazzo che ha ucciso tre anziani su un autobus mi ha confessato: “Dico ai giovani di non imitare mio figlio, di aggrapparsi alla vita”.
  • Tre matrimoni: uno del figlio di Marwan Barghuti. Canzoni di Al Fatah, bandiere e foto del padre detenuto sembravano naturali come il vestito bianco dello sposo.
  • Giovani palestinesi feriti nei campi profughi di Dheisheh e Fawwar. Sto ancora studiando i metodi delle incursioni israeliane nei campi.
  • Fabbriche di tahina, uno dei prodotti tradizionali dell’industria palestinese. Negli anni ottanta una fabbrica riforniva l’esercito israeliano.
  • L’alta corte di giustizia ha respinto l’appello di un uomo in detenzione amministrativa, mio vicino di casa a Ramallah. Almeno ha potuto vedere la moglie e le figlie in tribunale.
  • Dibattito sulle prossime elezioni locali al palazzo dell’Olp. Un rappresentante di Al Fatah ha smentito le voci secondo cui il movimento cercherà di posticipare le elezioni per paura di una sconfitta. Vinceremo, ha promesso.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

Amira Hass parteciperà al Festival di Internazionale a Ferrara dal 30 settembre al 2 ottobre 2016.

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