22 maggio 2017 14:12

Questo articolo vi parla dell’arte di riassumere e di sintetizzare. Ecco perché è breve.

Donald Trump fatica a concentrarsi e pretende solo riassunti di una pagina, integrati da schemi e mappe. Uno dei trucchi che i funzionari hanno imparato a usare per catturare la sua attenzione è scrivere “Trump” nel testo.

Ora, immaginate di dover dar conto dello stato del commercio internazionale, o della situazione mediorientale, sintetizzando un’infinità di complessi documenti in un singolo foglio, e scrivendo Trump, Trump, Trump… massima solidarietà ai funzionari addetti, sul serio.

Riassumere (e, ancor più, sintetizzare) è una bella sfida con i testi e con se stessi e le proprie capacità di comprensione e di visione.

Una struttura solida
Il primo passo è saper riassumere. E il primo trucco per riassumere bene è leggere benissimo. MindTools vi dice come. Fatevi una rapida idea dei contenuti e della struttura del testo (introduzione e titoli possono aiutarvi). Chiedetevi che livello di dettaglio e di approfondimento vi serve e calibrate su quello la velocità di lettura. Leggete in modo attivo, sottolineando o prendendo appunti.

Un saggio, un testo narrativo, un articolo di cronaca e uno d’opinione hanno strutture diverse: prima vi familiarizzate, più rapidamente riuscite a estrarre le informazioni che servono. Non distraetevi mentre leggete. Selezionate e riassumete solo le informazioni pertinenti alla vostra ricerca.

Saper riassumere è importante anche per gli studenti. Li obbliga a capire. Li aiuta a ricordare. Tutto può essere riassunto: non solo un articolo, ma anche un film, o una lezione di scuola. Ted-ed regala alcune dritte: il riassunto deve risultare chiaro per chi non ha visto o letto il materiale originale. Quindi deve contenere tutte le informazioni necessarie alla comprensione, ma solo quelle.

Date al vostro riassunto una struttura solida: introduzione, esposizione, conclusioni. Nell’introduzione citate la fonte. Se possibile, nell’esposizione mantenete l’ordine originale degli argomenti. Non citate mai parti del testo: riassumetele. Non aggiungete opinioni personali: un riassunto dev’essere oggettivo.

Pronti per lo studio ovale
A proposito di Ted conference. Eccovene cento: riguardano l’autorealizzazione e corrispondono a un ascolto totale di 70 ore, riassunte in un articolo che si può leggere in cinque minuti. Il tentativo è interessante ma estremo.

Qual è la differenza tra riassumere, parafrasare e citare una fonte, secondo l’università di Harvard? Un riassunto è una versione condensata per punti-chiave. Una parafrasi mantiene il livello di dettaglio del testo originale e, con altre parole, ne restituisce intatto il contenuto. Una citazione riporta le esatte parole dell’autore: si usa quando le parole sono tanto importanti quanto l’idea che viene espressa. Di norma le citazioni sono brevi. In tutti e tre i casi la fonte va specificata.

Sintetizzare è un’altra cosa ancora, è più impegnativa e richiede tecniche avanzate di lettura. Si tratta di combinare e confrontare informazioni provenienti da fonti diverse, evidenziando le eventuali tesi contrastanti e organizzandole in un unico discorso che è più della pura somma delle parti e contiene una prospettiva nuova: il punto di vista e le conclusioni di chi produce la sintesi.

Se siete capaci di farlo riducendo temi complessi a un solo foglio, e se vi ricordate di aggiungere Trump, Trump, Trump, siete pronti per lo studio ovale.

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