09 ottobre 2014 07:00

In Corea del Nord sta accadendo qualcosa, ma non sappiamo bene cosa. Il primo dei tre misteri che in queste ore alimentano voci incontrollate in tutta l’Asia è che il leader del paese (un paese comunista ancor più autoritario dell’Unione Sovietica di Stalin) non si è più visto dal 3 settembre.

Kim Jong-un è il nipote del fondatore del regime ed è salito al potere nel 2011: alla morte di suo padre lui ha preso il testimone della dinastia che comanda la Corea del Nord da 70 anni.

Il nuovo leader nordcoreano si è fatto notare per la sua assenza in tre diverse occasioni. Non era presente alle cerimonie per l’anniversario della fondazione della Repubblica popolare democratica il 9 settembre, non si è visto il 25 settembre in occasione dell’apertura dell’assemblea popolare suprema e non c’era nemmeno il 7 ottobre per il diciassettesimo anniversario dell’insediamento del padre.

A luglio era sembrato poco in forma. Da quando ha preso in mano le redini del paese non ha smesso di ingrassare, e la televisione (la televisione di stato, naturalmente) in passato ha dichiarato che il leader era “indisposto” senza precisare nulla a proposito della sua malattia.

Cosa sta succedendo a Pyongyang? Non lo sappiamo, ma il 4 ottobre una delegazione nordcoreana è improvvisamente sbarcata in Corea del Sud in occasione della cerimonia di chiusura dei Giochi asiatici. I due paesi sono in guerra dall’inizio del conflitto che negli anni cinquanta ha diviso la penisola in due stati. I rapporti sono particolarmente tesi dal 2010, ma la delegazione nordcoreana non ha risparmiato sorrisi e buone parole, e prima della sua partenza è stata annunciata la riapertura del dialogo tra le due Coree.

Quali sono le ragioni di questa svolta? Qual è il collegamento con l’assenza di Kim Jung-un? Non possiamo azzardare una risposta, ma l’aspetto più intrigante della vicenda (il terzo mistero) è che accanto ai responsabili dello sport e delle relazioni con Seul c’era anche un personaggio come Hwang Pyong-so, considerato molto potente e appena promosso vicepresidente della commissione per la difesa nazionale, l’organo supremo dell’esercito presieduto dall’ormai impalpabile Kim Jong-un.

Molti sono convinti che a Pyongyang sia in corso una rivoluzione di palazzo e che il nuovo uomo forte sia proprio Hwang Pyong-so. La verità è che non sappiamo nulla, anche se, secondo i ben informati, al posto del leader i documenti li firmerebbe la sorella di 27 anni.  In ogni caso possiamo affermare che la Corea del Nord, totalmente isolata e alle prese con grandi difficoltà economiche, sta cercando di riaprire i negoziati sul programma nucleare attraverso il suo ministro degli esteri.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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