30 marzo 2016 09:33

Da dove vengono questi mostri? Di quale sostanza sono fatti i taliban pachistani che, non contenti di aver ucciso domenica scorsa 72 persone, tra cui 29 bambini, mandando un attentatore suicida vicino a un parco giochi, si vantano di aver colpito i cristiani e promettono alle autorità del loro paese una “guerra” che “vinceranno con l’aiuto di dio”?

La risposta non va cercata nell’animo umano e nemmeno nel Corano, ma nella storia di questo paese artificiale e caotico, nato nel 1947 dalla volontà dell’élite musulmana delle Indie britanniche di creare un “focolare nazionale”.

Guerra costante

Nell’impero delle Indie gran parte della minoranza musulmana apparteneva alla frangia più istruita della popolazione, vicina al Regno Unito, in cui vedeva una forza in grado di proteggerla contro la maggioranza indù. Questa élite temeva l’indipendenza dell’India, e per questo all’inizio del novecento ha partorito l’idea di uno stato dove i musulmani delle Indie avrebbero potuto vivere in sicurezza.

Il Regno Unito ha soddisfatto le loro richieste dividendo il subcontinente e creando uno stato musulmano, il Pakistan, che da allora è in guerra costante con l’India perché teme che il governo indiano possa tentare di recuperare i territori perduti settant’anni fa.

I pachistani hanno aiutato gli Stati Uniti a cacciare i sovietici dall’Afghanistan

Esiste dunque una paranoia pachistana radicata nella storia, che ha avuto come conseguenze, da una parte, il peso sempre più preponderante dei militari e dei servizi segreti nella vita politica del paese e, dall’altra, un costante desiderio di controllare il vicino Afghanistan per opporre all’India un blocco musulmano.

È per questo che i pachistani hanno aiutato gli Stati Uniti a cacciare i sovietici dall’Afghanistan, prima di inviare nel paese le milizie di studenti delle scuole coraniche (i taliban), che hanno preso il potere prima di essere rovesciati dagli Stati Uniti dopo gli attentati dell’11 settembre 2001.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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