23 febbraio 2017 10:01

Sono solo ipotesi, ma vale la pena prenderle sul serio perché sono abbastanza plausibili. La prima ipotesi è che Emmanuel Macron diventi il prossimo presidente della Francia, mentre la seconda è che in Germania il candidato socialdemocratico Martin Schulz batta Angela Merkel alle elezioni di settembre prossimo diventando il nuovo cancelliere tedesco.

È possibile che le cose vadano davvero così, perché i socialdemocratici tedeschi hanno guadagnato 12 punti nei sondaggi in appena un mese e il 19 febbraio hanno superato nelle intenzioni di voto i cristianodemocratici. Per il momento il loro vantaggio si riduce a un punto percentuale, ma è evidente che hanno il vento in poppa, anche perché potrebbero allearsi con i Verdi e la sinistra radicale di Die Linke, mentre la destra ha come unici alleati potenziali i liberali.

In termini di coalizione parlamentare – che è la chiave di tutto in Germania perché il cancelliere non è eletto a suffragio universale diretto ma lo scelgono i deputati – la sinistra tedesca ha un netto vantaggio rispetto ai conservatori. Tra sette mesi Martin Schulz, ex presidente del parlamento europeo, potrebbe prendere il posto di Angela Merkel. Al contempo Emmanuel Macron potrebbe conquistare l’Eliseo cinque mesi dopo, perché la sua nuova alleanza con François Bayrou potrebbe permettergli di superare François Fillon al primo turno e diventare, al secondo turno, l’avversario designato di Marine Le Pen, con buone chance di vincere.

Un contratto di governo alla tedesca
Ancora non c’è niente di certo. I sondaggi fotografano solo un momento e prima delle elezioni francesi e tedesche tutto potrebbe cambiare. Ma cosa accadrebbe se queste ipotesi fossero confermate?

È semplice. La Francia diventerebbe la Germania, e viceversa. Un’alleanza tra correnti centriste e moderate prenderebbe il controllo della Francia, e in questo paese dove il confine tra destra e sinistra è considerato invalicabile governerebbero insieme forze che non sono né di destra né di sinistra, con le condizioni poste da François Bayrou e accettate da Emmanuel Macron. Un contratto di governo alla tedesca, insomma.

Martin Schulz ed Emmanuel Macron potrebbero intendersi perfettamente perché hanno in comune il legame con l’unità dell’Europa

A Parigi accadrebbe ciò che a Berlino è perfettamente normale. La Germania invece, paese che ha ripudiato la tradizione considerata marcatamente francese e arcaica di uno scontro frontale tra sinistra e destra, tra conservatori del centrodestra e una sinistra pluralista, sarebbe governata da socialdemocratici che hanno operato una chiara svolta a sinistra.

Martin Schulz ed Emmanuel Macron potrebbero intendersi perfettamente perché, per interposta persona di François Bayrou, hanno in comune il legame con l’unità dell’Europa e sono decisi a rinvigorire la popolarità dell’Unione creando una difesa comune, armonizzando le politiche fiscali e sociali e abbinando al risanamento dei conti pubblici investimenti nella crescita e nel futuro. Sono solo ipotesi, ma se diventassero realtà aprirebbero le porte a grandi cambiamenti.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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