16 dicembre 2014 15:51

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Paolo Tomaselli, Floating bridges (Quadrant Records)
Paolo Tomaselli, giovanissimo chitarrista milanese, parte da suggestioni che si rifanno a Pat Metheny e John Scofield per sviluppare un discorso musicale dalla fisionomia già personale, in cui dimostra eccellenti doti anche compositive (oltre che strumentali) in questo gradevolissimo disco realizzato a New York, in compagnia di un’ottima band in cui si segnalano particolarmente la sezione ritmica di Jared Henderson (basso) e Roberto Giaquinto (batteria). Composizioni fluide, dalla scrittura sicura e ricche di melodie efficaci nonché di una robusta dose di swing, cosa rara di questi tempi.

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Sol Gabetta, Prayer (Sony Classical)
La violoncellista argentina rende omaggio alla tradizione musicale ebraica registrando pagine di Ernst Bloch (Schelomo, Nigun e Meditation hebraïque), Dmitrij Šostakovič (trascrizioni dal ciclo vocale Dalla poesia popolare ebraica) e del suo illustre predecessore al violoncello Pau Casals (una pagina di raro ascolto,El cant dels ocells). Sostenuta dalla Amsterdam Sinfonietta diretta con grande attenzione da Candida Thompson,la formidabile solista ha modo di esprimere tutta la sua cantabilità sullo strumento, sfoderando pienezza di suono e totale controllo dello strumento, in un’atmosfera di commossa espressività melodica.

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Chrissie Hynde, Stockholm (Caroline records)
Questo album non è proprio una novità fresca di stampa, ma Chrissie Hynde va lodata sempre e comunque, anche quando sfodera dopo anni di silenzio un disco divertente e gradevole, ma che certo non scuote il panorama rock contemporaneo. Ma a differenza di altri dischi usciti recentemente (leggi U2) non pretende di scuoterlo, solo di regalare quaranta minuti di onesto pop/rock cantato come sempre benissimo, con sonorità che omaggiano sia il Phil Spector degli anni sessanta sia la sua ex band dei Pretenders.

Carlo Boccadoro è un compositore e direttore d’orchestra che vive a Milano. Guida l’ensemble Sentieri Selvaggi ed esegue la sua musica un po’ qua e un po’ là.

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