09 novembre 2016 19:06

Non lasciatevi ingannare dall’elegante ed enigmatica copertina in bianco e nero del nuovo numero di L’Insensé, rivista di fotografia francese fondata nel 1991 da Vanessa Van Zuylen ed Elizabeth Nora. Come dimostra il contenuto dell’edizione 2016, la fotografia coreana di oggi è assolutamente a colori. Ovviamente parliamo della fotografia della Corea del Sud perché quella della Corea del Nord, al di là delle immagini ufficiali di propaganda, è inaccessibile. Ogni immagine ha una sua regia, un artificio, un’estraneità vicina all’universo del manga e un forte desiderio di ricreare un mondo. Queste foto sono così fastose da dare l’idea, nel loro insieme, di una fotografia dominata dalla moda. È un po’ come se le questioni sociali o i riferimenti alla storia siano stati cancellati per arrivare, attraverso sapienti composizioni, a farci delle domande sull’identità, domande che restano però sempre in superficie. Queste immagini di una realtà talmente levigata da sembrare disincarnata, arrivano da un paese che costruisce i più grandi cantieri del pianeta, che pratica il più alto numero di interventi di chirurgia estetica e che è il primo al mondo per numero di musei privati, oltre che di suicidi. Questo grande formato che in Asia festeggia il suo venticinquesimo numero è disponibile in tutte le biblioteche.

Questa rubrica è stata pubblicata il 4 novembre 2016 a pagina 102 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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