04 settembre 2015 19:08

Davanti alla lista di attività pomeridiane a cui potrei iscrivere mio figlio mi chiedo: qual è il modo migliore per scegliere?–Anna

Eravamo appena arrivati in Danimarca e, quando ho scoperto che tra le attività offerte nella nuova scuola c’era anche “Bollywood dance”, sono stato preso dall’entusiasmo: “Bambine, che ne dite di un magnifico corso di Bollywood dance? Non è un’idea strepitosa?!”. E loro in coro: “Sì!”. Ma mentre già fantasticavo su dove comprare colorate gonne multistrato e accessori dorati di ogni forma, mia figlia mi fa: “Papà?”. “Sì?”. “Che vuol dire Bollywood dance?”. Ops. Forse era meglio iscriverle a un corso che volevano fare loro e non a uno che morivo dalla voglia di fare io. Ed è anche il primo consiglio che ti do.

Il secondo è di non dimenticare di infilare nel fitto calendario di tuo figlio un’attività di fondamentale importanza: la noia. Sono convinto che imparare a riempire il tempo vuoto, sapersi inventare modi per intrattenersi da soli sia ancora più importante che padroneggiare il karate. Ogni tanto osservo i miei figli che girano per casa annoiati come leoni in gabbia. Ma prima che possa chiedermi se non sarebbe stato meglio portarli a quel corso di nuoto, ecco che aprono in salotto un’edicola usando giornali vecchi e monete fatte di carta stagnola. La noia dei bambini è l’anticamera della creatività: se li teniamo occupati a ogni ora del giorno, magari diventeranno provetti danzatori in stile Bollywood, ma perderanno l’occasione di immaginarsi il futuro che gli piace di più.

Questa rubrica è stata pubblicata il 4 settembre 2015 a pagina 14 di Internazionale, con il titolo “Sempre in attività”. Compra questo numero | Abbonati

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it