16 settembre 2016 11:27

Con un figlio di undici anni ci sentiamo sull’orlo del precipizio: come possiamo aiutarlo a evitare certe cazzate da adolescenti tipo cominciare a fumare?– Enrico

Partiamo da un fatto indiscutibile: un certo numero di cazzate un adolescente deve farle per definizione. Nello slancio per diventare indipendente dai genitori deve rompere le regole, e nel meraviglioso e arrogante tentativo di superarli, deve provare nuove strade. Con due figlie di quasi nove anni, però, condivido la tua preoccupazione e già da ora sto tentando di prepararle alle dinamiche sociali che si troveranno davanti, parlandogli della pressione sociale e del desiderio di emulazione.

Sul sito di Anonymous ho trovato un video sull’argomento: una donna seduta insieme ad altre persone in una sala d’aspetto di un medico nota che tutti gli altri (dei figuranti) si alzano e si risiedono ogni volta che sentono uno strano bip. Non ha idea di perché lo facciano, ma dopo appena tre volte si alza anche lei. Quando gli altri sono chiamati uno dopo l’altro dal medico, la donna continua ad alzarsi anche se è rimasta sola. E c’è di più: le persone che arrivano dopo (stavolta pazienti veri) si adeguano senza obiettare alla pratica assurda di alzarsi e sedersi quando sentono quel suono. L’unico che le chiede “ma perché ci alziamo?” viene zittito con un “boh, lo fanno tutti”. Questo video è un esempio brillante di come agisce la pressione sociale e l’ho fatto vedere alle mie figlie, nella speranza che ridendo di quella scenetta possano anche imparare qualcosa.

Questa rubrica è stata pubblicata il 16 settembre 2016 a pagina 12 di Internazionale.Compra questo numero | Abbonati

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it