03 febbraio 2017 11:54

Ho 25 anni e quando avrò figli non gli farò vedere Cenerentola e Biancaneve perché trasmettono uno stereotipo sbagliato della donna. Che bisogno c’è di continuare con questa storia della principessa da salvare?–Eva

Quando le mie figlie avevano sette anni, ne avevo già abbastanza dell’immaginario tutto rosa e luccicante delle principesse dei cartoni animati e così le ho introdotte alle mie principesse, in un percorso cinematografico che intitolerei “giovani donne al potere”.

Abbiamo cominciato da Marie Antoinette, perché non è mai troppo presto per esporre delle bambine alla regia rarefatta di Sofia Coppola. Un film sublime, anche se poi ho dovuto spiegargli come si concepiscono i bambini, cosa significa decapitazione e cos’è una relazione extraconiugale. Abbiamo proseguito con Evita, perché non è mai troppo presto per esporre delle bambine alla musica di Madonna. Un musical magistrale, anche se poi ho dovuto spiegargli che cosa significa fascismo, che cos’è l’imbalsamazione e cosa significa, di nuovo, relazione extraconiugale. Di recente abbiamo guardato The Crown, perché non è mai troppo presto per esporre delle bambine al carisma di Elisabetta II. Un telefilm epico, ma poi ho dovuto spiegargli cosa significa diritto divino, colonialismo e, indovina un po’, relazione extraconiugale.

Così le mie figlie hanno imparato un sacco di cose, forse troppe. Comincio a pensare che sarebbe stato meglio fargli vedere Biancaneve e goderci le canzoni dei sette nani, senza dover necessariamente spiegare cos’è una ghigliottina.

Questa rubrica è stata pubblicata il 3 febbraio 2017 a pagina 10 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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