17 marzo 2017 12:36

A mia mamma non ho ancora detto che sono gay, ma secondo me lo sa. Se ti stesse leggendo, che consiglio le daresti per fare il primo passo e dirmi che lo sa?
–Simonluca

Cara mamma di Simonluca, possiamo fare due chiacchiere a tu per tu su tuo figlio? Tanto sai di cosa voglio parlarti, no? Magari l’avrai sospettato dal modo in cui si è sempre rifiutato di giocare a calcio o dalla sua passione per i My Little Pony o per la sua impeccabile capacità di abbinare la camicia e i calzini o dal modo in cui guardava quel suo compagno di classe che ha insistito per invitare a pranzo. O più probabilmente da nulla di tutto ciò e lo sai solo perché certe cose una madre, prima ancora di saperle, le sente. In ogni caso, inutile girarci intorno: tuo figlio è gay. E fin qui tutto bene, visto che siamo nel 2017 e non è proprio il caso di starsi a preoccupare di questo.

Il problema, invece, è che tuo figlio non si sente ancora pronto a parlartene e questo è un po’ strano, visto che tu sai e lui sa che tu sai e tu sai che lui sa che tu sai. Il mio consiglio però è questo: resisti. Non glielo chiedere. Lancia tutti i segnali che vuoi per fargli capire quanto ti piacciono gli omosessuali, regalagli un pony con i capelli arcobaleno da tenere sul comodino, ma non fargli quella domanda. Perché è importante che sia lui a trovare la forza di dirtelo. Perché il coming out con te sarà il più importante di tutti, quello che gli darà ancora più slancio per continuare a farlo con gli altri, e sarebbe un peccato se saltasse questo passaggio. Tanto lui è più che pronto a dirtelo, e vedrai che non tarderà.

Questa rubrica è stata pubblicata il 17 marzo 2017 a pagina 16 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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