14 aprile 2017 12:35

A volte mia figlia di due anni si lancia in crisi isteriche degne del miglior Almodóvar, e a me prudono le mani. Che devo fare? –Matteo

Tempo fa discutevo con un amico su cosa fare se vedi qualcuno per strada che picchia il figlio. Negli Stati Uniti, dove l’atteggiamento nei confronti delle punizioni fisiche è molto più intransigente che da noi, consigliano di avvicinarti e chiedere: “C’è qualcosa che posso fare per aiutarla?”. Perché in molti casi basta questo per far capire a un genitore che ha perso il controllo. Se però la situazione non si placa bisogna alzare i toni, fino a minacciare di chiamare la polizia. “È la tipica esagerazione americana”, ha commentato il mio amico. “Siamo cresciuti tutti prendendoci qualche sberla e non mi sembra che siamo violenti”.

Ha ragione, ma io ho il dubbio che essere cresciuti con qualche sberla ci abbia lasciato un’altra eredità: le mani che prudono. È normale che ti succeda, e succede anche a me, perché siamo stati cresciuti da una generazione che non trovava sbagliato esprimere la rabbia con un po’ di violenza fisica.

Di fronte a questo esserino che sfida la razionalità e la pazienza, l’istinto a risolvere tutto con uno schiaffo è comprensibile. Ma devi evitarlo. Perché non picchieresti mai la tua compagna, giusto? E non picchieresti neanche uno sconosciuto per strada, quindi non vedo perché dovresti dare una sberla alla tua bambina di due anni. Quando senti questo istinto, trattienilo, e pensa che forse così stai crescendo una futura mamma a cui non pruderanno le mani quando sarà sull’orlo di una crisi di nervi.

Questa rubrica è stata pubblicata il 14 aprile 2017 a pagina 14 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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